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La musica di Santarcangelo Festival e la playlist di Parini Secondo

Geschrieben von La Redazione il 24 Juni 2025

Foto di Mayra Wallraff

Santarcangelo Festival non è solo performing arts, ma anche tanta musica. Dal 4 al 13 luglio accanto al programma di performance si susseguiranno concerti e dj set a partire da Piazza Ganganelli, cuore pulsante dell’evento.

Oltre agli spettacoli di Xenia Koghilaki, Tiran Willemse con Nkisi e La Chachi lo spazio urbano si animerà, infatti, con cinque concerti in collaborazione con Bronson Produzioni.

Passando dalle sonorità elettroniche di Queen of Saba (12 luglio) a quelle più elettropunk e alt-rock di R.Y.F (6 luglio), a Santarcangelo Festival la musica accompagna il teatro smontando binarismi imposti e dogmi di genere, sfruttando gli strumenti della sovversione queer e femminista. Il viaggio è sia corporeo che sensoriale con Luzai (10 luglio) ed Elasi (5 luglio), che esplorano il mondo della percezione attraverso un mix di sonorità e stili differenti, ingredienti di un cocktail sensitivo potente e sensuale. E ancora, Lamante (4 luglio) ci porta, attraverso i mezzi della fotografia e della registrazione, in un percorso di riflessione sulla memoria di corpi che cambiano nel tempo e nello spazio, trasformando il ricordo personale in un tassello di mitologie più ampie.

Al calare della notte ci si sposta poi a Imbosco, il tendone da circo ai piedi del Parco Cappuccini, dove inizia la distensione, la musica e il ballo. Quest’anno Imbosco si trasforma in qualcosa di diverso, senza perdere la sua anima accogliente, diventando uno spazio morbido, dedicato alla cura, al benessere e alla condivisione. Rispondendo all’esigenza sempre più sentita di creare contesti in cui pubblico, performer, operatori e operatrici possano sostare, respirare e ritrovarsi, Imbosco prende parte alle azioni di SPA Festival – progetto sostenuto da Creative Europe, in partnership con il centro di produzione Bunker di Lubiana e il Festival Homo Novus di Riga – proponendo un dopofestival che mette al centro l’ascolto e la lentezza. L’interesse verso pratiche femministe ed ecologie queer è al centro delle proposte dei collettivi chiamati ad animare lo spazio: Industria IndipendenteKEM e Parini Secondo.

Proprio a Parini Secondo abbiamo chiesto per l’occasione di mandarci una playlist che possa prepararci al mood dell’evento.

La musica – ci scrivono – è quell’architettura in cui convivono i fantasmi. Immaginare l’alternativa è già l’alternativa. Parini Secondo crede nell’incontro: uno spazio vuoto – la notte – in cui accade e sfugge, nella noiosa ruota della vita. Ti sei mai svegliata il giorno dopo, credendo che fossimo già state qui? Come se qui, in Canada, ci fosse tutto il mondo e la nostra storia?