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La nuova stagione pluriartistica del Sì

quartiere Zona Universitaria

Geschrieben von La Redazione il 28 September 2022

Ogni giorno vivo fuori di me. È una malattia inguaribile e si chiama – anima„. È la frase estratta da una lettera della poeta Marina Cvetaeva che accompagna la riapertura del Sì di venerdì 30 settembre, con una lunga serata che anticipa la prospettiva pluriartistica della nuova stagione. E SI CHIAMA ANIMA è anche il nome scelto per la programmazione: “E si chiama anima questa scelta nell’arte, questo luogo di accoglienza, questo spazio di residenza, quest’opera di resistenza“, scrive Andrea Mochi Sismondi che insieme a Fiorenza Menni cura lo spazio di via San Vitale.

Si parte, quindi, con cinque proposte artistiche per un dialogo tra arti performative, visive, cinematografiche e sonore.

Dalle 18.00 alle 22.00 il pubblico potrà abitare Lo spazio tra – Diciottanni, creazione site specific di F. De Isabella, cofondatore del collettivo milanese Strasse per riflettere sugli scarti e sui segni del passaggio, per celebrare la materia che cambia forma.
Alle 19 invece Freedom has many forms, lezione-performance con reading finale, di e con Fiorenza Menni e Andrea Alessandro La Bozzetta trasmessa su Neu Radio e introdotta da un dialogo tra Etta Polico, Andrea Mochi Sismondi e Moreno Mari sui muri parlanti della città.
Alle 21.00 lo spettacolo dal forte impatto visivo Il presente di Masque Teatro, seguito alle 22 dall’ensemble torinese blucinQue – che conduce la sua ricerca tra teatrodanza e circo contemporaneo – con Solo Due, una suite per corpo, elettronica e violoncello.
Chiude alle 22.30 il concerto di Vipera, alias Caterina Dufì, che presenta Tentativo di volo, il suo primo EP.

Vipera

Il programma prosegue poi con la prima apparizione della stagione di Ombre Lunghe, il format sonoro di Alivelab che quest’anno proporrà esplorazioni musicali e visive attorno al concetto di senselessness. Primo appuntamento il 15 ottobre con il live di Nazar, produttore angolano uscito su Hyperdub, seguito dai dj set di Emma Dj (L.I.E.S.) + Dj Lyster (YOUTH).

A ottobre torna al Sì il duo franco-israeliano Winter Family per una residenza artistica nel quale riadatteranno in italiano e inglese il loro ultimo Patriarcat, vivre en confinement éternel, un’inquietante e indisciplinata performance tra teatro documentario e concerto metal in cui gli artisti indagano il tema del patriarcato utilizzando la loro vita quotidiana, familiare e professionale, come campo di osservazione. Winter Family incontrerà il pubblico in una sound installation version dello spettacolo realizzata in collaborazione con Ateliersi martedì 25 ottobre, alle 21.

Venerdì 11 novembre, alle 19.30, invece una duplice serata in cui vengono proposte due sonorizzazione cinematografiche: in collaborazione con Home Movies le musiciste Francesca Bono e Vittoria Burattini dialogheranno tramite synth, batteria e voce con il cortometraggio At Land del 1944 di Maya Deren; nello spettacolo Non troverete nulla di me in questo film gli articoli pubblicati all’uscita del film Cenere – film muto del 1916 di Febo Mari con Eleonora Duse – sono messi in relazione con le lettere dell’attrice alla figlia per la voce di Fiorenza Menni, regia di Cosimo Terlizzi e musica dal vivo di Luca Maria Baldini.

A dicembre, nell’ambito del progetto speciale 30F&A! – 30 anni di Fanny & Alexander, il gruppo ravennate insieme ad Altre Velocità presenta Radio Zolfo, una talk radio dal vivo con ospiti in dialogo e interventi musicali, pensata specialmente per Atelier Sì (domenica 11 dicembre, alle 18.30) e il progetto The Garden polittico video-concerto per voce e musica elettronica (14 e 15 dicembre).

Tra le collaborazioni anche quella con il Teatro dei Servi Disobbedienti per la presentazione del loro ultimo lavoro x-machine (20 e 21 dicembre).

E ancora laboratori, residenze, gli incontri mensili di Milonga Sì e molto altro.

INFO E PROGRAMMA COMPLETO QUI