Per chi ama il cinema d’essai MUBI è la piattaforma streaming di riferimento. Oltre ad avere un archivio invidiabile di capolavori e film indipendenti, MUBI produce e distribuisce in sala film di registi emergenti e affermati. È presente in 190 paesi, ma solo alcuni hanno un team dedicato. Tra questi c’è da poco l‘Italia e non è un caso che l’evento di lancio nazionale si terrà a Bologna martedì 16 novembre al Pop Up Cinema Palace con la proiezione gratuita (su prenotazione) di Pino, il film su Pino Pascali di Walter Fasano.
Da Bologna operano, infatti, due terzi del team italiano, compresa la bolognese Irene Musumeci, direttrice del marketing per l’Europa.
«Bologna è una capitale della cinefilia italiana – ci racconta – e come MUBI è piena di gente che fa cose interessanti e piena di persone che hanno dei gusti molto particolari. Bologna, come MUBI, non è mai stata mainstream, per questo e per molto altro è il posto ideale dove partire per sviluppare MUBI Italia».
Un fattore importante di questa „nuova“ presenza è la popolazione studentesca: «Crediamo molto negli studenti, a loro dedichiamo molte iniziative e uno sconto del 40% sull’abbonamento. Bologna è una città studentesca vivace, anche perché ha un dipartimento come il DAMS che forma talenti italiani unici. Lo stesso Walter Fasano, regista di Pino, il film che abbiamo scelto per il lancio, si è laureato a Bologna prima di andare a studiare cinema a Roma».
«I nostri primi territori di crescita al di fuori di UK e Stati Uniti, sono la Turchia, il Brasile e l’India, ma l’Italia è stato sempre un paese di grande interesse. Eravamo partiti da Francia e Germania perché sono i mercati più grandi in Europa, poi è successo che durante la pandemia i nostri piani di crescita si sono molto accelerati perché gli abbonamenti sono triplicati e le persone hanno iniziato a guardare sempre più film. E, quindi, abbiamo scelto di iniziare da qui».
Dopo aver presentato il film Petite Maman di Céline Sciamma al Cinema Galliera (distribuito da Teodora Film e MUBI stesso), ecco quindi il documentario sull’artista Pino Pascali, in partnership con Biografilm, Pop Up Cinema, MAMbo e Dams50.
«Vorremmo continuare a lavorare in questo molto costruendo altre partnership perché ci sembra che la città sia molto reattiva e ci sono cose in fase di sviluppo che poi sveleremo. Arriveranno poi più film italiani anche sulla piattaforma, anche film nuovi, ma preferebilmente dopo essere passati dalla sala, che per noi viene prima di tutto».