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La risposta del CUA alle accuse della REte Sotterranea Transfemminista

Geschrieben von La Redazione il 25 November 2024

Dopo le accuse di presunta violenza di genere mosse dalla neonata REte Sotterranea Transfemminista (REst), il Collettivo Universitario Autonomo risponde con un post sui social in cui si dice ignaro di quanto denunciato.

Sulle presunte accuse di violenza di genere „da parte di un uomo del CUA“ riportate da REst – scrivono – „non sappiamo di cosa si stia parlando. E, nel caso, vogliamo saperlo[…] Quello che sappiamo è che è uscito un comunicato anonimo con false accuse di come ci saremmo rapportat3 a uno stupro che non conosciamo“.

Così continua il post: „Quale denuncia? Quando una compagna è stata cacciata? Quale stupro taciuto?
Siccome ci si riferisce direttamente al nostro collettivo, vorremmo che chi scrive ci dicesse quando avremmo deciso di allontanare qualcuna, e soprattutto chi sarebbe questo uomo che staremmo proteggendo. Perché, semplicemente, a noi non risulta. Siamo sbigottit3 e amareggiat3, nonché del tutto spiazzat3 […] Quella di oggi è una modalità di operare che ci sembra vada contro tutte le possibilità trasformative, svilendo, per fini che non riusciamo a comprendere, qualsiasi possibile processualità collettiva di lotta. Siamo dispost3 alla messa in discussione: cerchiamo di farlo ogni giorno.[…] È terribile anche solo l’idea, ma se si trattasse invece di voci oscure e falsità, la gravità sarebbe inaudita, perché ci spaventa la possibilità che una pratica fondamentale come quella della denuncia venga esposta in questo modo al rischio di essere screditata“.