Hanno inaugurato in occasione dello scorso Festival Filosofia dedicato al tema Verità le quattro mostre di FMAV (Fondazione Modena Arti Visive) visitabili oggi a Modena (con differenti date di chiusura).
La Palazzina dei Giardini ospita la mostra Jon Rafman. Il viaggiatore mentale a cura di Diana Baldon e presentata da Fondazione Fotografia Modena insieme alla Galleria Civica di Modena. L’artista canadese di fama internazionale (Montreal, 1981) ci trasporta in un paesaggio virtuale tra Second Life e l’immaginario videoludico più estremo, fatto di incubi e kitsch, surrealismo 2.0, ma anche nuove dimensioni di socialità e di estetiche.
Poetiche e coinvolgenti le opere e le installazioni multimediali della mostra di Ryoichi Kurokawa. al-jabr (algebra) presso la Galleria Civica a cura di NODE – festival internazionale di musica elettronica e live media che si svolgerà a Modena dal 14 al 17 novembre 2018. L’artista giapponese (Osaka, 1978) residente a Berlino, combina musica, scienza e arte, come nell’installazione audiovisiva unfold.alt (2016) in cui cerca di tradurre in immagini e suoni la formazione e l’evoluzione della vita delle stelle e delle galassie collaborando con Vincent Minier, astrofisico dell’Istituto di ricerca sulle leggi fondamentali dell’Universo che fa parte della Fundamental Research Division del CEA-Irfu, Paris-Saclay di Parigi.
Al Museo della Figurina presso Palazzo Santa Margherita è allestita la mostra Vero o falso? Le figurine sotto la lente d’ingrandimento della scienza a cura di Daniela Longo ed Erika Nerini (Pleiadi Emilia), il cui percorso espositivo parte dalla dicotomia “verità vs falso mito”, declinata in tre macro ambiti: medicina, alimentazione e ambiente. Particolarmente curiosa la sezione “Magia o scienza?” che presenta una serie di visioni oniriche di fine Ottocento come le case-mobili, il foto-telefono, la macchina che elimina il maltempo o l’apparecchio per la visione di spettacoli teatrali a casa propria. Le tre mostre sono visitabili fino al 24 febbraio 2019.
Al MATA è invece di scena – fino al 4 novembre – Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924) con la videoinstallazione Doux comme saveur (A partire dal dolce) realizzata in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Fondazione Baruchello di Roma. Fin dal 1978 Baruchello concepisce un progetto che prevedeva la realizzazione di un libro in copia unica e un film di interviste sul tema del sapore dolce. Un anno dopo, a Parigi, il libro costituisce il punto di partenza per una lunga serie di interviste a sconosciuti operai, immigrati e pasticceri e noti esponenti del mondo della cultura, condotte dall’artista sul dolce e sulla dolcezza: dal latte materno alle favole, tra simbolo e realtà, cultura, antropologia e società.
FMAV ha annunciato la prossima pubblicazione di un unico sito internet per le tre istituzioni. Per ora info, orari e programmi su:
https://www.comune.modena.it/galleria e https://www.comune.modena.it/museofigurina e http://www.fondazionefotografia.org.
Ad could not be loaded.
Le mostre d’autunno alla Fondazione Modena Arti Visive
Jon Rafman, Ryoichi Kurokawa, Gianfranco Baruchello e le figurine di "Vero o falso?".
Geschrieben von Elisabetta Modena il 8 Oktober 2018