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Le studentesse occupano uno stabile dell’università per riaprire lo sportello antiviolenza MALAconsilia

Geschrieben von La Redazione il 5 Dezember 2022

Le studentesse della MALA Educación e Link Bologna – Studenti Indipendenti hanno occupato uno spazio universitario al primo piano di Via Ranzani 14 per riaprire la Consultoria Studentesca Autogestita MALAconsilia. La Consultoria, sgomberata due anni fa, raccoglie denunce e testimonianze di violenza all’interno dell’Università, come quella delle moleste perpetrate da parte di un docente poi condannato dal Tribunale di Bologna.

Dopo le molestie emerse negli ultimi mesi, che hanno portato alla condanna penale di un professore universitario, e che hanno fatto emergere numerosi altri casi, è necessario che lo spazio di mutuo-aiuto della Consultoria venga  finalmente riaperto, per questo abbiamo occupato uno spazio in università” dichiara Giada della MALAconsilia  “è dallo sfratto del 2020 che chiediamo all’ateneo un’altra sistemazione. La recente vicenda di violenza all’interno dell’Unibo dimostra che il nostro lavoro è indispensabile. Violenze che sono andate avanti per tanti anni sono emerse solo grazie alla nostra attivazione. Vogliamo la Consultoria, vogliamo combattere le molestie in università e lo vogliamo fare partendo da uno spazio femminista e autigestito. L’università ci deve ascoltare.”

Valentina, coordinatrice dell’organizzazione studentesca Link Bologna, aggiunge: „Come rappresentanti degli studenti e delle studentesse abbiamo fatto un primo passo modificando il Regolamento dell’Unibo contro le molestie, che facilita il percorso per segnalare i casi di violenza e discriminazioni all’interno dell’ateneo. Adesso è necessario uno scarto in avanti: continueremo a portare in tutti gli organi accademici la nostra richiesta per uno spazio autogestito attraversabile da tutte, tuttə e tutti. Già l’inaugurazione dello sportello gestito dal Centro Antiviolenza “Casa delle donne” è stata una prima vittoria, ed è una nostra storica rivendicazione, però l’operato dell’università non si può fermare a questo.”