Atlantico Festival presenta Melomania Atlantica, una rassegna cinematografica di tre appuntamenti all’interno del programma estivo di Porta Pratello.
Dedicata ai documentari musicali che esplorano le genealogie sonore dell’Atlantico Nero, la selezione dei film proposti si propone di indagare le trasformazioni musicali nate dagli scambi e scontri culturali tra Africa, Europa e America.
Melomania Atlantica è un invito a scoprire la ricchezza e la diversità della musica africana e afro-diasporica, attraverso le voci e le storie dei suoi protagonisti, celebrando il potere della musica come strumento di connessione, resistenza e innovazione: saranno presentati Batida de Lisboa di Rita Maia e Vasco Viana (19 giugno), El Maestro di Maky Madiba Sylla e Lionel Bourqui (26 giugno, in presenza del regista Maky Madiba Sylla), Rewind and Play di Alain Gomis (3 luglio).
Le proiezioni iniziano alle h 21, precedute alle 19 da una selezione musicale.
QUI LE SINOSSI
Batida de Lisboa (Lisbon Beat) | 19 giugno
di Rita Maia, Vasco Viana
Durata 75 min – 2019
Un viaggio nei sobborghi di Lisbona attraverso le vite di una serie di musicisti che reclamano il loro diritto ad esistere in una città dalle complesse lotte identitarie.
Si incontrano generazioni e provenienze diverse, dall’Angola a São Tomé, da Capo Verde alla Guinea Bissau, rappresentate da vecchi musicisti e giovani produttori.
El Maestro – Laba Sosseh | 26 giugno
di Maky Madiba Sylla, Lionel Bourqui
Durata 70 min – 2020
in presenza del regista Maky Madiba Sylla
Da Dakar a Banjul, da Abidjan a Cuba, questo documentario presenta i musicisti, gli amici e la famiglia del più grande cantante di musica afrocubana in Africa, Laba Sosseh. Un viaggio internazionale che rivela come la musica cubana sia arrivata in Africa occidentale, come si sia evoluta, il ruolo di Laba Sosseh in questo processo e l’eredità musicale che ha lasciato.
Maky Madiba Sylla è un artista, musicista e regista nato nel 1976 a Dakar, in Senegal. È il fondatore del Djoloff Reggae Festival.
Rewind and Play | 3 luglio
di Alain Gomis
Durata 65 min – 2022
Dicembre 1969, Thelonious Monk arriva a Parigi. Prima del concerto serale, registra un programma per la televisione francese.
Le registrazioni d’archivio ci mostrano un Thelonious Monk inedito e intimo, preda della violenta fabbrica di stereotipi da cui cerca di fuggire.
Il film diventa il viaggio di questo grande artista, che vorrebbe esistere solo per la sua musica. E un ritratto di una macchina mediatica tanto ridicola quanto rivoltante.