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Per un’industria musicale più inclusiva: la prima edizione di Boudica Music Conference

Geschrieben von Riccardo Giori il 14 November 2022
Aggiornato il 15 November 2022

Foto di Riccardo Giori

Si è conclusa sabato 12 novembre al MAMbo di Bologna la due giorni di talk e workshop di Boudica Music Conference, organizzata dalla dj e producer Samantha Togni in collaborazione con Mariolina Catani (Tank Serbatoio Culturale).

Nata a Londra, Boudica è un progetto poliedrico che vede la sua realizzazione in un party e successivamente in uno show radiofonico e in un podcast. Nel 2020 però la pandemia segna una battuta d’arresto della club scene dando l’occasione per fermarsi e ritrovarsi ad elaborare una profonda riflessione sull’inclusività e le disparità presenti nell’industria musicale.

Per la prima volta in Italia, Boudica Music Conference ha come obbiettivo quello di affrontare argomenti sempre poco dibattuti e molto spesso sopravvalutati nel settore musicale come il divario di genere, le molestie e la scarsa visibilità che viene data ad artist* trans, donne, non binary, Queer, e a tutti gli appartenenti alla comunità LGBTQ.

Se la giornata di venerdì è stata dedicata prevalentemente a workshop su come approcciarsi direttamente alla musica elettronica o su come aprire una propria label ed intraprendere un percorso di autoproduzione, nei panel che si sono susseguiti nel pomeriggio di sabato sono invece stati dibattuti dati, argomenti e ascoltate testimonianze dirette di chi ha subito discriminazioni e di come fare per affrontarle e combatterle. Inoltre si è parlato anche di come creare spazi sicuri e su come difendere le proprie comunità. La giornata è proseguita poi al Link con Tying Tiffany, Lady Starlight, Nene H e Juliana Huxtable.

Ai microfoni hanno parlato ospiti provenienti da diversi settori come Flavia Guarino (Dice), l’avvocata Emanuela Teodora Russo (Nuovo IMAIE/Note Legali/ Studio d’Ammassa), Alberto Scotti (Dj Mag Italia), Cori Chinnici (BMAT), Antonia Peressoni (Equaly) e artisti come la performer newyorkese Lady Starlight, L I M e ARYA.

“Nonostante l’ottima risposta di pubblico di questa prima edizione italiana, c’è ancora molta strada da fare per contrastare le disparità e rendere l’industria musicale un ambiente più equo ed inclusivo” dice l’organizzatrice Samantha Togni, aggiungendo “per questo stiamo pensando di esportare Boudica Music Conference anche in altre città e in altri paesi, poichè l’unico modo per combattere le disparità è discuterne e prenderne coscienza.”