#UNMUTEGAZA è l’iniziativa di un gruppo di artisti e artiste europee che, preoccupati per la tragedia palestinese e le migliaia di vittime ammazzate a Gaza (più di 25mila secondo gli ultimi dati) sotto le bombe israeliane, hanno deciso di creare opere d’arte a partire dalle immagini strazianti scattate dai giornalisti e giornaliste presenti sul campo.
Professionisti, questi ultimi, che sono prima di tutto uomini e donne palestinesi – non essendo permesso dall’esercito israeliano alla stampa straniera di entrare nella Striscia – e loro malgrado si trovano a documentare una mattanza dalla quale non possono scappare, vivendola e rischiando la vita direttamente.
#UNMUTEGAZA è il tentativo di diffondere quelle immagini incollandole nelle città aggiungendo il simbolo mute, „solo un piccolo gesto per dire NON SIAMO D’ACCORDO, NON SIAMO COMPLICI, NON CI VOLTIAMO DALL’ALTRA PARTE„.
Dal sito #UNMUTEGAZA chiunque è inviato a scaricare e stampare le opere realizzate per denunciare la situazione in corso ed è quello che è stato fatto da CHEAP con le immagini realizzate a partire dalle foto di MahmouD Bassam e Belal Khaled oggi su alcune bacheche affissive di Bologna.
„Ogni singolo giorno – scrive CHEAP – centinaia di civili muoiono a Gaza sotto le bombe israeliane. Non smettere di parlare della Palestina. Non smettere di pubblicare post sulla Palestina. Non smettere di stampare e affiggere manifesti sulla Palestina“.