Il nome completo è Turbo. Un festival fuori dal Comune. E per „Comune“ si intende il cartellone di iniziative promosso dal Comune di Bologna, Bologna Estate. Il festival estivo di arti performative site specific – che parte il 7 giugno e andrà avanti fino a settembre – è prodotto dall’associazione Serendippo, che da qualche mese ha la sua sede chiamata 5/C LAB in vicolo de’ Facchini 5C presso quello che un tempo era il laboratorio di Orlando Martello, artigiano e tornitore che prima della sua morte lasciò scritto ai parenti di affidare lo spazio a Serendippo stessa.
Come successo anche in passato, Serendippo ha provato a partecipare al bando di Bologna Estate, con un punteggio assegnatole che permetteva di essere sì nel cartellone, ma non di avere un contributo economico. In disaccordo con questa modalità, l’associazione ha allora chiesto di non far comparire il proprio nome nel programma istituzionale.
«Il motivo per cui continuiamo a partecipare ai bandi del Comune di Bologna – spiega Etta Pollico -, anche se siamo in totale disaccordo con il metodo, è perché la cultura per essere pubblica deve essere sostenibile non solo per il pubblico, ma anche per gli artisti e per gli spazi. E uno dei pochi modi che una piccola associazione come la nostra ha per pagare chi lavora nella cultura sono i finanziamenti pubblici che a Bologna vengono erogati con i bandi, sebbene le logiche con le quali sono gestiti non ci piacciono affatto. Bologna Estate, in particolare, è un bando che finanzia spesso attività che sono già iper sostenute, ma rinunciare a partecipare significherebbe paradossalmente accettare lo stato delle cose. Noi invece non lo accettiamo e il fatto di dire che si è vincitori di un bando solo perché si può apporre un logo è altrettanto inaccettabile. Ma questo non significa che fuori da Bologna Estate c’è il nulla, anzi: a Bologna esiste un’estate culturale densa anche senza il logo Bologna Estate. Partecipare ai bandi però per noi significa questo: cercare fondi pubblici per sostenere cultura pubblica, perché la cultura va pagata».
«In vicolo de’ Facchini Serendippo ha da sempre portato avanti un proprio percorso partecipativo, coinvolgendo nelle sue attività tutte le energie presenti sulla strada e nei dintorni. Il risultato del lavoro condiviso è oggetto di Turbo. La programmazione estiva prevede percorsi di arte pubblica, paesaggi sonori, installazioni, proiezioni di cinema sperimentale in pellicola, mostre, performance, laboratori per bambini e giovani adulti. Serendippo, nel suo farsi “rete operaia di cittadinanza” ha pensato e sviluppato con i residenti, gli studenti e le attività lavorative della strada facendo dell’arte e della creatività lo strumento principale di definizione di città pubblica.»
Turbo si svolgerà non solo in vicolo de’ Facchini, ma anche nelle vie limitrofe, tra cortili privati e strade pubbliche, architetture, edifici, e lo stesso laboratorio 5C. Complici di turbo per cibi e bevande saranno Elvis della Pasticceria dell’arte e il ristorante Sale Grosso .
QUESTO IL PROGRAMMA PER IL MESE DI GIUGNO
7 giugno ore 19: Ricevi, mostra fotografica di Lorenzo Crosti.
7 giugno ore 21: concerto per un pianoforte voci Giulia Segala & Francesca Colli; chitarra William Duarte.
10-14 giugno orari vari (9:30-11:30; 15:30-17:30; 18:30-20:30): La falegnama dal falegname, laboratori di pit- tura su legno per bambini, ragazzi e adulti a cura di Elisa Stabiner.
11-20 giugno ore 15-19: Tarlati. la vita del legno oltre i tarli, laboratori di restauro e falegnameria a cura di Serendippo in collaborazione con Sherwin-Williams Italy S.r.l.
18 giugno ore 21: Home again, concerto di Elisabetta Spada.
19 giugno ore 18: Prima del Corteo, mostra collettiva (Greta Affanni, Silvia Cogo, Angela Maria Fiore, Elena Menini, Arianna Scubla), a cura di Stefano W. Pasquini con la collaborazione di Giulia Barbasso