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zero adv per Gorillas

Lorenzo Coppola

Abbiamo fatto due chiacchiere con uno dei bikers di Gorillas che ci ha parlato del suo lavoro, delle sue passioni e del rapporto con la città

Geschrieben von Emanuele Zagor Treppiedi il 6 August 2021

La soddisfazione del cliente è l’obiettivo di tutti i servizi di delivery, ma Gorillas per arrivare a questo goal punta tutto sul valorizzare i bikers. Se il personale è soddisfatto del lavoro il risultato sarà sicuramente migliore, la spesa ti verrà consegnata con il sorriso e la pedalata non sarà poi così faticosa. I bikers sono spesso i protagonisti della promozione di Gorillas, la nuova app di delivery che ti consegna la spesa in 10 minuti. Anche noi a Zero da sempre puntiamo tutto sulle persone che in città, con coraggio, organizzano e si inventano cose. Così per Gorillas abbiamo deciso di intervistare Lorenzo, uno dei loro bikers. Appassionato di illustrazioni, sport e viaggi, ci ha parlato di sé e del suo spirito guida nella giungla urbana.

 

Lorenzo di te sappiamo poco, a parte che lavori per Gorillas. Ma dicci di più: chi sei, cosa fai, perché sei qui?

Mi chiamo Lorenzo Coppola, ho 23 anni, sono nato all’ospedale Sant’Anna di Torino il 23 maggio 1998. Torinese, ma di origini del Sud Italia: orgogliosamente pugliese della provincia di Foggia. All’età di 12 anni, assieme a mio fratello e mia madre, ci siamo trasferiti in città mentre prima abitavamo in una cascina di paesino di campagna.
Ci tengo raccontarvi queste cose perché voglio che il viaggio sia una parte integrante del mio lavoro e della mia vita. L’intenzione, anche grazie a Gorillas, è di lavorare al meglio per poi chiedere il trasferimento nelle altre sedi anche fuori dall’Europa.

Quando non lavori cosa fai?

Quando non lavoro esco e frequento tutti i parchi di Torino: la Pellerina e il Parco del Valentino sono i miei preferiti per il relax, mentre per fare sport il parco Ruffini. In tutti i mesi caldi i parchi equivalgono al mio tempo libero passato insieme a ragazze o amici.
Ho la fortuna di abitare in una zona vicina al centro, se piove e mi viene voglia di uscire, facendo 3 isolati mi ritrovo sotto i portici di Torino che arrivano ovunque: in tutto misurano 18 km.

In realtà di te sappiamo che hai anche la passione per la grafica e soprattutto per l'illustrazione? Quali sono i tuoi illustratori e comics preferiti? A chi ti ispiri e da cosa trai ispirazione per le tue illustrazioni?

La mia passione per l’arte nasce da quando ero bambino, l’unico modo per tenermi seduto era farmi costruire qualcosa o darmi un foglio una matita e un immagine da copiare.

Alle superiori ho fatto i primi 2 anni nell’istituto di grafica digitale „Albe Steiner“ per poi concludere col diploma al liceo artistico. Il mio percorso di studi non è terminato, sono infatti iscritto da 2 anni all’Accademia Albertina di Torino e l’anno prima ho frequentato la „Scuola internazionale di Comics di Torino“ per il corso di illustrazione. Però non ero soddisfatto, non mi dava abbastanza, quindi ho spaziato nell’incisione, nel tatuaggio e continuo il processo creativo di illustrazione.

A ispirare le mie opere è quasi sempre la musica associata ad uno stato d’animo, dipende un po’ dal momento. Posso anche dire che traggo ispirazione dalle linee dei volti umani che incontro e contemporaneamente dai sentimenti che, per mille ragioni, posso provare in quel momento. Mi piace raffigurare piccoli contesti in cui la figura umana, spesso quella femminile, sia dominante e d’impatto.

I comics sono interessanti ho visitato tutti i maggiori eventi „Comics“ d’Italia, ma non mi hanno mai appassionato. Ammetto però che nei miei primi anni di visite, proprio durante un „Torino Comics“ mi sono appassionato ai fumetti, non ai manga che dilagavano su ogni bancarella, ma all’horror fantasy e lo splatter: „Rotten vol.1“ di Mark Ranher e Robert Horton, un tocco di dark che conservo tutt’ora nella mia arte

Oltre ai parchi quali sono i luoghi di Torino che frequenti maggiormente?

La movida torinese non ha nulla a che vedere con quella di Milano o altre grandi città ma ci divertiamo anche qui: il centro è colmo di ristoranti e cocktail bar, mi piace andarci per il pre-serata mentre per la notte Santa Giulia e Largo Saluzzo (San Salvario) sono i due poli attrattivi dei giovani. In più c’è piazza Vittorio con i sui Murazzi che raccoglie la movida centrale, mentre trovi discoteche in tutta la città. Questa è la risposta che darei a chiunque mi chiedesse cosa fare la sera a Torino, io in realtà prediligo tutto ciò che è underground: frequento tutti i CSOA di Torino come l’Askatasuna, il CSOA Gabrio, El Paso Occupato, l’Edera Squat e molti altri.

Sono un rockettaro nel sangue e amo ballare e muovermi quando ascolto musica, ma non ho mai sopportato le discoteche. Però mi sono avvicinato alla musica elettronica, tekno e goa, se sai dove guardare e a chi chiedere tutti i weekend ci sono feste all’aperto cariche di divertimento 24 ore no stop.

​​Parlando di lavoro: come hai incontrato Gorillas e com'è organizzato il tuo lavoro?

Ho un fratello laureato in economia che vive e lavora a Berlino, ha lavorato per più start up e mi ha parlato molto bene dell’azienda citando soprattutto l’ottima organizzazione e la serietà del contratto. Così mentre cercavo lavoro mi ha linkato la pagina di Gorillas, leggendo mi sono incuriosito molto e ho mandato la candidatura. Dopo il processo di selezione sono stato assunto.

Dopo poche ore di lavoro in un warehouse Gorillas ti rendi conto di essere un tassello essenziale per il funzionamento dell’intera azienda e non un dipendente qualunque. Se fai la tua parte gli altri fanno la propria, ovviamente abbiamo una scala gerarchica da rispettare: c’è chi organizza, chi si occupa delle parti logistiche e c’è chi ha compiti più pratici e manuali, ma fondamentalmente siamo un unico organico team e nel mio caso ho colleghi e supervisori piacevolissimi.

La bici ha sempre fatto parte del tuo vivere la città? Sei una ciclista?

Torino è una città vivibile non si estende per molti chilometri e ha un traffico contenuto. Questo la rende una città perfetta per muoversi in bici per questo motivo è il mio mezzo di trasporto per eccellenza. La usavo fin da bambino quando abitavo in campagna, anche in quel caso era il mezzo che utilizzavo per muovermi e spostarmi da un paese all’altro. Sono e sarò sempre un amante della bici, che adesso è diventata anche il mezzo con cui lavoro 5 giorni su 7.

Qual è il più grande vantaggio di usare Gorillas?

Per un cliente ordinare comodamente la spesa dal divano di casa e riceverla dopo soli 10 minuti direttamente alla porta è un vantaggio imbattibile, non esistono aziende in Italia in grado di garantire un servizio efficiente come questo.

Gorillas organizza il lavoro per aree/quartieri, ma qual è il quartiere di Torino che ti piace e che frequenti di più?

Abito da due anni nel quartiere „Crocetta“ ma ho vissuto per molto tempo in „Cit Turin“ (zona „San Donato“), quartiere che conosco come le mie tasche. Per ragioni di amicizia e per le ultime due relazioni sentimentali ho spesso frequentato zona Lingotto e San Salvario. Il primo ottobre di quest’anno mi trasferirò e ho deciso di andare in „San Paolo“ un’altra bella zona vissuta da giovani, con molti localini e parchi.

Lavoro, illustrazione, giri per la città fai anche sport?

A scuola ho sempre avuto ottime votazioni in arte ed educazione fisica. A 8 anni ho iniziato a giocare a basket, adesso sono l’evoluzione di quel bambino che non sta mai fermo, fa sport e disegna: non c’è sport a cui non mi piaccia giocare o che non abbia provato nella vita, ormai i campetti da basket sono il mio campo da gioco, il disegno è la mia vita e il ring di brazilian jujitsu è la mia disciplina.

Con gli amici si va spesso ai campetti da basket per sfidare gli altri ragazzi, ne abbiamo molti per Torino, noi di solito ci troviamo a giocare ai „Braccini“ dove trovi molto agonismo e giocatori di alto livello, con cui cerchiamo di competere.

Qual è il tuo spirito guida nella giungla urbana?

Il mio spirito guida? non saprei, ma se dovessi scegliere un animale direi il leopardo. Salta, si arrampica alla vetta di qualunque albero, corre ed è l’unico predatore in grado di affrontare un gorilla adulto!