“Un omaggio in musica alla grande stagione dei ‘sandaloni’ che si traduce in composizioni strumentali che evocano il mondo di questi film attraverso alcune soluzioni armoniche e timbriche tipiche di queste colonne sonore ma declinate in un sapore diverso e più contemporaneo, creando volutamente dei cortocircuiti (in bilico tra la musica classica e il protometal, la psichedelia e lo shoegaze)”.
Così fu introdotto un paio di anni fa il nuovo capitolo di Alessandro Grazian, un omaggio in musica al cinema Peplum anni ’50 ed anche la sua ennesima Grande Fatica. Deus ex-machina in un progetto corale di rilettura tra mitologia e fantasmagorìa, in cui le atmosferi tuonanti e villose di quel mondo sonoro si intrecciano con invenzioni personali e vicine alla sensibilità del cantatuore e compositore padovano: tutte le qualità che contraddistinguono il suo artigianato musicale ed il suo cangiante percorso. Sul palco con lui una band di musicisti con la M maiuscola, già suoi fedeli gregari negli anni: Nicola Manzan, Emanuele Alosi, Kole Laka e Luciano Macchia. Alle 21 precise.
Written by Redazione Venezia