Stas Shariffullin (anche noto come HMOT) è un artista e performer siberiano residente a Mosca, cofondatore dell’etichetta Klammklang. A Venezia, nell’ambito del programma Dk Zattere, presenta la sua performance Sedatepho-bia (fobia del silenzio) parte del progetto Fear Studies (Studi sulla paura). La ricerca di questo artista si concentra sulle dinamiche acustiche della paura e dell’orrore attraverso una vasta gamma di strumenti (extra)musicali e (pre)linguistici. Attingendo ai dialetti in via di estinzione della valle fluviale sommersa di Angara in Siberia e a un vasto assortimento di oggetti sonori sintetici, l’esibizione di Shariffullin mette in scena una narrazione pseudo-drammatica dell’indeterminatezza dei confini spaziali. Il set di Hmot arriva al termine di una lunga giornata che comprende anche una diretta streaming con una comunità locale di Mosca (Telebridge ore 14-16) e il cineclub con la proiezione di due film: “The Event” di Sergey Loznitsa (ore 16), film dedicato al tentato colpo di stato in Russia nel 1991, e “Daydreaming in the Hood” almanacco (ore 18) di Andrey Silvestrov, un’ode collettiva a un quartiere di Mosca.
Written by Fulvio J. Solinas