La dodicesima edizione di Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico fondato da Luki Massa e Marta Bencich, si svolgerà, dal 19 al 26 settembre in un formato speciale. In seguito alla situazione sanitaria determinata dalla pandemia mondiale del Covid-19, l’Associazione Luki Massa che promuove il festival e l’agenzia Comunicattive che lo dirige hanno infatti deciso di lanciare una versione on line Some Prefer Cake, della durata di 8 giorni, sulla piattaforma indipendente Openddb.it, un progetto che si impegna a promuovere e supportare le produzioni culturali indipendenti, gestito con una logica alternativa al sistema del puro profitto.
l festival, in versione ridotta rispetto alla tradizionale versione in sala, propone quest’anno 13 film in streaming (un narrrativo, due documentari e 10 corti), visibili in modo continuativo in tutta Italia a partire dalle ore 20:30 del 19 settembre alle ore 00:00 del 26 settembre sulla pagina www.openddb.it/some-prefer-cake-festival, e 4 appuntamenti in diretta facebook sulla pagina del festival www.facebook.com/someprefercakefestival.
Le proiezioni saranno gratuite, come scelta politica di accessibilità in un momento in cui le conseguenze sociali ed economiche del Covid-19 hanno incrementato le disparità sociali, inasprito la povertà e precarizzato ancora di più la condizione di molte persone, soprattutto delle donne. Non ci sarà quindi un biglietto da pagare, tutte potranno collegarsi e vedere i film senza costi. Per chi potrà e vorrà contribuire ai costi di organizzazione del festival e al riconoscimento del lavoro, preziosissimo, di registe, sceneggiatrici, attrici, montatrici e tutte coloro che contribuiscono alla realizzazione dei film, sarà possibile alla fine di ogni proiezione fare una donazione all’associazione Luki Massa direttamente dalla pagina di Openddb.
VISIONI SOLIDALI
Per inventare un nuovo modo di fare comunità attraverso il formato on line, Some Prefer Cake lancia l’invito ad organizzare gruppi lesbici di visione solidale: piccoli gruppi privati di visione collettiva del festival, composti da persone che già condividono la propria quotidianità. Questa modalità permetterà di mantenere la dimensione collettiva del festival, ma in un formato molecolare, che comporta meno rischi per tutte e si prende cura delle vulnerabilità dei corpi. Tutte le partecipanti al festival sono invitate a condividere foto dei propri gruppi di visione con l’hashtag #SPC2020
Il programma completo dell’iniziativa è consultabile qui.
Written by L.R.