La mostra a cura di Massimo Bignardi, dedicata ad un grande protagonista ed innovatore della scena dell’arte italiana attivo a partire dagli anni ’60. Luca Maria Patella, figura complessa che spazia tra i media, tra fotografia, linguaggio filmico, scultura, poesia visiva, performance, grande sperimentatore, è nato nel 1934 a Roma. La sua modalità operativa è propria di un linguaggio in progressivo aggiornamento, influenzato dall’incessante rinnovamento tecnologico che è all’interno di quella interdisciplinarietà, caratterizzante l’intero suo percorso artistico. Di lui scriveva Gillo Dorfles nel 1997: “è l’unico grande continuatore di una frattura dell’arte moderna che è iniziata con Duchamp, e che ha completamente sovvertito il genere ‘arte visiva’”.
La mostra testimonia il ruolo dell’artista concentrandosi nella evoluzione dei linguaggi fotografici e video, a partire dalle esperienze realizzate a metà degli anni sessanta, le acqueforti e le tele fotografiche passando per le opere degli anni ’70 e ’80, immagini realizzate in autofocus con obiettivo fish-eye, chiamate dall’artista “autofoto”. Il percorso prosegue con le sperimentazioni sulla percezione e riproduzione del colore fino alle grandi e rarissime Polaroid degli anni ’90. Non mancherà una selezione di film Terra Animata (1965-1967), SKMP2 (
Written by L.R.