TOPOGRAFIA DOSTOEVSKIJ, il progetto triennale che archiviozeta ha dedicato allo scrittore russo, si conclude nel 2021, in occasione del bicentenario della nascita (1821-2021), con il debutto a Villa Aldini di un nuovo spettacolo – IL VOLTO – una drammaturgia originale ispirata principalmente a L’Idiota e a un frammento di Delitto e castigo.
Dostoevskij nel 1849 venne arrestato e condannato a morte per attività sovversiva. Si salvò quando era ormai sul patibolo con il plotone d’esecuzione già pronto a sparare. Lo zar decise infatti di graziare i prigionieri all’ultimo minuto e la pena fu commutata in anni di lavori forzati. Questo episodio sconvolse profondamente l’anima di Dostoevskij che ritornerà su questo tragico avvenimento in alcune straordinarie lettere al fratello e in diversi passi de L’Idiota.
IL VOLTO inizia proprio dal racconto dettagliato di questo trauma biografico per trasformarsi in una riflessione sul volto, sulla sofferenza di un essere umano qualsiasi e su come rappresentare ciò che immagine non ha, in relazione alla sconvolgente tavola Il corpo di Cristo morto nella tomba di Hans Holbein (1521).
In scena abbiamo un idiota-Cristo che torna in patria dopo un lungo soggiorno all’estero e una pittrice: davanti a loro si squaderna una San Pietroburgo innevata dove non esiste più il tempo e dove si materializzano le annunciazioni apocalittiche. Come già il precedente Pro e contra anche IL VOLTO è un viaggio polifonico nell’universo di Dostoevskij alla ricerca delle domande ultime sul dolore e sulla violenza: è vero che la bellezza/la bontà salverà il mondo?
A Villa Aldini IL VOLTO è anche un viaggio spazio-temporale tra architettura e natura: dall’imponente tempio napoleonico e neoclassico si entra nella scabra Rotonda della Madonna del Monte dove nelle nicchie si possono ammirare i volti degli Apostoli – strepitosi affreschi risalenti all’XI sec. – per immergersi infine nel parco con i suoi prati bruciati dal sole. La riscoperta di un luogo che contiene tanti luoghi.
Written by La Redazione