Bisogna mettere da parte qualsiasi etichetta di genere (e sottogenere) quando ci si approccia ai Dope D.O.D: il rischio è quello di cominciare a buttar giù una serie di stili e perdere di vista quello che conta di più, ovvero la loro musica. Conta davvero se i ragazzi di Groningen (e già qui, si capisce che siamo di fronte a un’anomalia…) fanno grime, horrorcore, acid trap, crossover rap?
Personalmente direi che la categoria è l’ultima cosa che conta e se la mia opinione pesa il giusto, per Jay Reaper e Skits Vicious parlano le collaborazioni accumulate nel corso degli anni e i palchi che hanno ribaltato nel corso dei loro tour degli ultimi anni. E se aver collaborato con Redman e Nitro vi sembrava poco, i Dope D.O.D. arrivano alla tappa bolognese del tour sulle ali del loro album The Whole Planet Shifted. Gli ingredienti per un live di follia, rime potenti e basi con schitarrate a non finire ci sono tutti: e se i ragazzi di Groningen cercheranno di convincervi che droghe, sesso e violenza sono il modo migliore per passare la serata, chi siamo noi per contraddirli?
Written by Roberto Contini