È nelle piazze come quelle di Soliera che è possibile oggi stupirsi di certi eventi che sfidano, in un certo senso, i cartelloni mastodontici per offrire un’esperienza più umana, con l’orgoglio provinciale di chi sa che piccolo è spesso più bello. Ed è con quell’orgoglio che per celebrare l’atteso ritorno alla normalità, Arti Vive ha scelto di rappresentare la sua nuova edizione con un pavone che mostra la bellezza delle proprie piume, i cui colori rappresentano le sfumature di un programma che mette insieme nomi italiani e internazionali dal rock fino all’elettronica e alla club-music, oltre alla parte dedicata da sempre al teatro e alla performance.
Il festival entra nel vivo a partire dal 7 luglio con i concerti in Piazza Lusvardi a partire dagli Algiers, la band di Atlanta capitanata da Franklin James Fisher con la sua potente miscela di soul, gospel, industrial, new wave e post-punk.
Seguono l’8 le chitarre sognanti dei Porridge Radio da Brighton e il mix di shoegaze, post-hardcore e dream-pop dei Nothing. Entrambe le giornate sono a ingresso gratuito.
Il 9 poi, attesissimo, arriva l’imprevedibile art-pop di Yves Tumor, inclassificabile artista statunitense dall’estetica e la musica fluida che attraversa le sperimentazioni elettroniche e il glam-rock, passando per noise e post punk. In apertura la cantautrice di Seattle MØAA al debutto su WWNBB collective.
Domenica 10 è il turno di Kelly Lee Owens, con i suoi synth, la sua voce aggraziata e le sue atmosfere meditative tra beat techno e attitudine pop. Ad accompagnarla la talentuosa singer-songwriter-producer berlinese Mulay.
Infine tutti i concertini in Piazza Sassi e il dopo festival al Dude con MACK (l’8) e Dumbo Gets Mad (il 9).
Written by Salvatore Papa