I Soul Clap amano la musica. Non è uno spot facile e soprattutto non è scontato che dei dj così famosi amino la musica (ahimè). Nel loro caso, invece, è proprio questo il perno attorno a cui gira tutta la loro storia. Non sono nati nell’America delle scene underground degli anni 80 e 90 ne tanto meno in quelle storicamente legate alla musica, nascono nella più europea delle città americane, tanto lontana dal panorama dance quanto dall’Europa stessa. Sono della Boston dell’hip hop dei club più che della denuncia sociale, hanno genitori appassionati di jazz e soul e frequentano i rave nel Connecticut. È qui che si conoscono Eli Goldstein e Charles Levine, nel casino, nella festa, esattamente al centro di quello che gli piace. Ed è qui che nasce il loro duo, il loro sound votato alla pista. Funk, house e disco invadono i club di Boston e pian piano quelli di tutto il mondo, sino a diventare quel marchio di fabbrica che conosciamo come Soul Clap: animali da consolle, dichiaratamente lontani da ogni presunzione leziosa così come altrettanto dichiaratamente disc jockey prima di tutto. Suoni caldi e neri per piste colorate, sudate e inevitabilmente prese bene.
Stasera per il closing party di DumBO prima della pausa agostana ci sarà solo Charlie e prima di lui Dj Rou. Sono aperte le scommesse sui remix che gireranno e sulla sua presenza dovunque ci sia una consolle dopo il suo set.
Written by Andrea Sicuro