Una tragedia musicale contemporanea basata sulla storia dello scultore Yanoulis Halepas, “l’Auguste Rodin della Grecia”. A firmare la regia Argyro Chioti che si avvale della collaborazione di due fra i più innovativi artisti greci: The Boy, autore del libretto, e Jan Angelopoulos che ha curato le musiche.
Attiva fra Grecia e Francia, la regista ateniese Argyro Chioti arriva per la prima volta in Italia con il suo lavoro orientato alla poesia e caratterizzato da un’intensa coralità e fisicità.
A VIE 2022 presenta il suo ultimo lavoro, una tragedia musicale contemporanea sulla vita e la morte di Yanoulis Halepas, lo scultore greco artisticamente rinato nel crepuscolo dei suoi anni. Figura ascetica dell’arte greca, Halepas è stato definito “l’Auguste Rodin di Grecia”, e anche “un santo, un pazzo, un genio, un artista maledetto”. Attraverso illusioni oniriche, la Chioti affronta il difficile percorso della sua vita, sempre trascorsa tra silenzio, immobilità e creatività.
Accanto a lei in questo percorso, due tra i più innovativi artisti greci: il musicista e regista cinematografico The Boy autore del libretto, e il compositore Jan Van Angelopoulos che firma le musiche dello spettacolo.
In scena un cast d’eccezione della scena teatrale e filmica greca, tra cui Antonis Miriagos, straordinario interprete di Amor ed Encore diretti da Theodoros Terzopoulos, entrambi ospitati, nelle edizioni 2016 e 2017, da VIE.
Yanoulis Halepas nasce nel 1851 in una famosa famiglia di scultori di marmo sull’isola di Tinos, nel mezzo del Mar Egeo, tra le lastre di pietra e l’abbondante polvere del laboratorio della sua famiglia. All’età di 24 anni, ha creato il monumento funerario più famoso dell’arte greca moderna: La Fanciulla Dormiente (1877), che si trova nel Primo Cimitero di Atene. Subito dopo, ha un esaurimento nervoso che lo rende inabile per 40 anni. Ricoverato in un ospedale psichiatrico, trascorre un lungo periodo in isolamento sulle montagne della sua isola. Solo dopo la morte dell’autoritaria madre “risuscita”, tornando alla sua arte e alla vita; a 65 anni vive il suo risveglio spirituale e un vero rinascimento che caratterizza la sua vecchiaia. Come lui stesso ebbe a dire: «Il nuovo (vecchio uomo) Halepas ha superato il vecchio (giovane uomo)».
Nell’autunno del 2018, Argyro Chioti si trova sull’isola di Tinos e soggiorna a Pyrgos, il villaggio di Yanoulis Halepas. È allora che inizia a fare ricerche sulla vita e sul lavoro dello scultore, con l’obiettivo di realizzare uno spettacolo: durante il lockdown, il team creativo di Halepas compie un viaggio sulle montagne e nelle cave dell’isola, e alla Scuola di Scultura in Marmo di Pyrgos. Al termine della ricerca, Alexandros Voulgaris (The Boy) completa una prima stesura del libretto e Jan Van Angelopoulos prepara le partiture basate sui suoni derivanti dall’estrazione del marmo.
Written by LR