“Dopo la ricerca per la costruzione di Tutto Brucia, spostiamo il focus sulla figura di Ecuba. Silvia Calderoni incarna questa donna agguerrita, ne traduce la disperazione e la furia. Qui, attraversando anche l’Ecuba di Euripide – dove Polimestore le predice che si trasformerà in una “cagna nera con gli occhi di fuoco” – entreremo negli scenari post umani di “un mondo a venire” dove echeggiano i latrati di Ecuba, “che sono in realtà prove di (…) una lingua che viene dopo il potere e la violenza, una lingua che non dice più al mondo come deve essere, ma che accompagna il mondo che c’è (…) è la lingua misteriosa che parlerà l’umanità dopo che tutto è bruciato. Una lingua terra terra, né umana ma nemmeno non umana, polverosa e umile. Ora c’è solo la cenere, e i corpi. Ma il terreno è sgombro. Qualcosa può cominciare.”
(Felice Cimatti, dalla recensione di Tutto Brucia)
a seguire
APRIRE | gesto e politica
Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi in dialogo con Daniela Nicolò, Silvia Calderoni, ed Enrico Casagrande
Ateliersi invita Motus a un incontro pubblico sulle urgenze politiche che sostanziano la creazione delle opere, a partire dalle relazioni che ognunə instaura con gli avvenimenti di cui ha esperienza diretta e con quelli di cui cerca o riceve comunicazione. Partendo dal gesto dell’apertura, come necessità collettiva e individuale, il dialogo è un’occasione per mettere a fuoco e confrontare strumenti interpretativi e strategie esistenziali e poetiche per forzare le chiusure nelle quali ci imbattiamo, dalle più nascoste rigidità individuali e settoriali alle più ampie costrizioni collettive.
Written by LR