Tash Sultana è proprio figlia dell’Australia e delle sue storiche contaminazioni. La musica di Natasha, da cui è tratto il nomignolo “Tash”, rappresenta infatti l’unione sapiente delle molte anime che popolano la sua terra. Tutto parte dalla sua Fender Telecaster che, tra loop, flauti di pan ed effetti elettronici mescolati magistralmente, domina il viaggio.
Perché sì, il concerto della polistrumentista australiana è un vero e proprio viaggio psichedelico che ha le tinte tropicali delle copertine dei suoi due coloratissimi album pubblicati rispettivamente nel 2018 e nel 2021; sullo sfondo delle sue vibrazioni sonore, prende forma un continente remoto, la cui guida è la sua voce soul, a tratti spinta fino alle cime dell’Ayers Rock, a tratti flebile, quasi al limite del sussurro.
Tash, portaci per un paio d’ore in mezzo a una foresta tropicale o sulle rive degli oceani che bagnano le rive della tua terra lontana.
Written by Marco Mascolo