Continua martellante la proposta techno di Timeshift, mese dopo mese, riconfigurando e arricchendo con grande merito il panorama sonoro della città. Dopo i tre set incredibili di Zadig, Luciano Lamanna e Gaja della scorsa puntata, è il turno di un’altra triade delle meraviglie. In testa c’è l’inglese trapiantato a Berlino Dax J, che con la sua Monnom Black sta facendo faville. Il ragazzo di strada ne ha fatta in realtà e non è per nulla un novellino. Cresciuto a pane e radio pirata, iniziò cimentandosi con la drum’n’bass (il suo primo disco del 2005 uscì infatti, sotto altro alias, sull’etichetta jungle Urban Takeover) già fra i banchi di scuola, per poi rimanere fulminato dalla techno sulle spiagge di Ibiza. Da lì un suono tutto suo che mischia la passione originaria per i bassi e l’UK garage più underground. Per capire di che pasta è fatto ascoltatevi l’ultimo Shades of Black. Insieme a lui, stasera, anche il “misterioso” duo inglese Under Black Helmet, usciti sulla tedesca Code is Law con l’ep “Mute”. Si sa poco sulla loro biografia, ma è abbastanza chiaro che tipo di live ci troveremo di fronte a giudicare dall’uso di synth, voci spettrali e atmosfere dark che portano la loro techno su un livello tutto da scoprire. Infine il romanissimo Francesco Visconti, in arte VSK, che dalle feste al Goa è passato al Tresor e Humboldthain di Berlino (dove risiede attualmente) ed è fondatore della Consumer Recreation Services Recordings, “una contenitore con tutte le forme e incarnazioni techno immaginabili”. Timeshift sehr gut.
Written by Cirino Pomicino