La mostra, che è cambiata molte volte durante la sua preparazione, e che è destinata a continuare a mutare durante il periodo dell’esposizione si presenta, in questa prima scena, come uno sbarco, dalla nave di Caronte, di figure prodotte dall’artista con scarti negativi di opere precedenti, sullo sfondo di un grande e breve amore.
Le opere, tutte inedite o quasi, sono state realizzate tra il 1972 ed il 2023.
Artista poliedrico e mercuriale, scultore, scenografo, creatore di oggetti ed ambienti, Mario Ceroli è una delle figure più significative tra quelle emerse nei primi anni ’60 dello scorso secolo.
Autore del proprio ambiente di vita, Ceroli ha raccolto sin dai primissimi anni i suoi lavori più significativi in un grande studio alle porte di Roma, dove con il tempo ha costituito anche la sua stabile dimora, recentemente aperta al pubblico e visitabile.
Le oltre 1700 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, sono disposte, in continuo mutamento, riconfigurazione ed accrescimento, in questa sorta di cittadella ideale con tanto di piazza, strade e statue equestri, popolata di angeli, mostri, ombre, pendoli, piramidi, cubi, stacci, animali , macchine ed esseri umani.
Ceroli ci invita dunque a varcare la porta dell’inferno, forse per entrarvi o forse per uscirne o magari per farvi ritorno, per tornare altrove, per andare qui.
Inaugurazione sabato 16 dicembre, ore 18
Written by LR