Apre serra madre, nuovo centro di produzione culturale ideato da Kilowatt, la cooperativa che ha rigenerato e da 10 anni gestisce Le Serre dei Giardini Margherita a Bologna.
Dal 12 al 29 settembre inaugura un nuovo spazio pensato per promuovere un’immaginazione ecologica attraverso il dialogo tra arte e scienza, con l’obiettivo di costruire presenti alternativi e futuri desiderabili e accessibili.
Con un denso programma di eventi, mostre, workshop, performance e talk, e raccogliendo l’eredità di 7 anni di Resilienze Festival, serra madre dà il via a una serie di azioni condivise pensate per tracciare nuove traiettorie su temi ambientali e culturali.
Basata su una partitura grafica che consente un’ampia interpretazione personale, la performance sonora – creata appositamente per serra madre da Bologna Modulare nell’ambito del festival di arti performative perAspera – è ispirata dal micelio, l’apparato reticolare/rizomatico che consente la comunicazione nel mondo vegetale. – è ispirata dal micelio, l’apparato reticolare/rizomatico che consente la comunicazione nel mondo vegetale.
Quattro sistemi modulari sono al centro dello spazio, uniti in un unico organismo, come piante unite dalle ife, imitando l’infrastruttura il cui frutto – il fungo – qui è suono. L’immaginazione diventa patch-cord, la partitura diventa control voltage, il performer diventa modulo.
In questo sottosopra interconnesso dallo scambio sotterraneo e persistente di informazioni, il valore di quanto accade lontano dalla percezione umana è potenziato.
Nelle interazioni sinergiche tra i performer (e tra i sistemi modulari), gli oggetti sonori si fondono, si trasformano, si parlano.
Il performer si emancipa dal proprio dispositivo tecnologico, in favore di un approccio più libero e radicale al comportamento strumentale e alla produzione sonora.
La pratica improvvisativa, unitamente alla predisposizione all’ascolto, diventa un esercizio di convivenza, libertà, dialogo, accoglienza, di collettività dinamica.
Written by LR