Presentazione del libro edito da Arcana di Giuseppe Catani. Ne parla con l’autore Oderso Rubini.
Il 1977 a Bologna: una polveriera. Un crogiuolo di creatività, frequentato da pazzi di ogni risma, geni incontrollabili, indiani più o meno metropolitani e rivoluzionari di professione. Sullo sfondo, una colonna sonora adatta a tempi a dir poco inquieti. Confezionata dalla Harpo’s Bazaar, nient’altro che una cooperativa nata con lo scopo di incidere sul linguaggio del cinema, della grafica, della musica. Soprattutto della musica. Tanto da creare una divisione adatta alla bisogna: la Harpo’s Music. Nove gli album pubblicati, tra il 1977 e il 1979, dalla piccola etichetta bolognese, nove cassette (sì, cassette!) entrate di diritto tra le pagine di storia. Il rock demenziale degli Skiantos, il punk rock dei Luti Chroma, l’energia dei Windopen, il prog dei Naphta, il punk pestone dei Gaznevada e di Sorella Maldestra, il resoconto live della storica rassegna Bologna Rock, le sperimentazioni di Albert Mayr e Stefano Barnaba: il libro che avete tra mani ricostruisce la storia e la genesi di questi nove album seminali (non dimenticando l’esperienza del Treno di John Cage, che vide la Harpo’s Bazaar in prima linea) intrecciandole con le vicissitudini dell’epoca e con interviste ai protagonisti. Ne esce fuori un racconto corale, la fotografia di un’epoca meravigliosa che, con ogni probabilità, non si ripeterà più.
Written by LR