Immagini, foto uniche dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali. Il baule dei ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian vengono esposti alla Galleria Modernissimo di Bologna, per rileggere la vita e l’arte di un grande innovatore, a 50 anni dalla scomparsa, avvenuta il 13 novembre 1974: Vittorio De Sica.
Il lavoro sull’archivio conservato da Emi De Sica, dal 2016 custodito dalla Cineteca di Bologna, va di pari passo con i tanti progetti di restauro dei film di Vittorio De Sica realizzati negli anni dalla Cineteca stessa, presentati ai festival internazionali, da Cannes a Venezia: Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D., Matrimonio all’italiana…
La mostra comprende manifesti originali, fotografie (sul set e fuori dal set, o in famiglia) e immagini in movimento, oggetti di culto (dalla carrellata di costumi originali, strumento chiave per saltare da un personaggio all’altro, la bicicletta più famosa del cinema e il Premio Oscar di Ladri di biciclette), un itinerario costellato di documenti personali, che come occhi di bue illuminano il Vittorio De Sica regista e attore, certamente, ma anche cantante e uomo di spettacolo a tutto tondo, così come il De Sica privato, con le due mogli, Giuditta Rissone e Maria Mercader, e i tre figli Emi, Manuel e Christian.
Tutti De Sica vuole superare le letture riduttive della critica storica restituendo al pubblico invece l’immagine di un innovatore costante, capace di attraversare con disinvoltura generi diversi e restare una delle voci più corrosive e influenti della cultura italiana.
Orari: dal lunedì al venerdì ore 14–20; sabato, domenica e festivi 10–20; martedì giorno di chiusura
Written by LR