Xing in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna presenta Irnerio 45C (my voice my void #2), sound performance durational del pianista Marino Formenti, che ritorna a Bologna dopo il progetto NOWHERE (2012). L’appuntamento è un Hole che si localizza nella nuova Ala Irnerio dell’Accademia, a cui si accede da Via Irnerio 45C, e durante il giorno anche dall’ingresso di Via Belle Arti 54.
In my voice my void #2, Marino Formenti riprende a esplorare le possibilità tecniche e musicali del player piano ENSPIRE, ultimissima generazione di disklavier, cioè di pianoforti computer driven:macchine in grado di “suonare da sole”.
Come ha affermato lo stesso Fomenti: “Ciò che a me interessa però non sono tanto le possibilità tecniche – troppo facilmente strabilianti – dello strumento, ma piuttosto le relazioni che con questo strumento si possano creare; scoprire eventuali, conseguenti nuove temporalità musicali che ne possano scaturire; interrogare mutazioni, declinazioni, variazioni dell’idea di presenza, la sua messa in discussione, la sua negazione; e anche vedere quali relazioni con un cosiddetto pubblico – con gli individui che lo compongono – ne possano derivare“.
Al centro dell’esibizione, della durata di sei ore, stanno frammenti di espressioni musicali del 1956, data di nascita dell’architettura che la ospita: la prima pubblicazione delle Variazioni Goldberg di Bach di Glenn Gould; le prime incisioni di un jazz nuovissimo composto da Lennie Tristano, Thelonious Monk, Bill Evans; la sghemba Milano del Modern Jazz Quartet; la non meno sghemba Terza Sonata di Pierre Boulez e la uguale e contraria Winter Music di John Cage; la voce dolce e dolorosa e stanca di Chet Baker; la voragine malamente nascosta in una canzonetta di Dalida, Bambino.
Ala Irnerio -Accademia di Belle Arti di Bologna
Via Irnerio 45C – Bologna (accesso h 16>22)
Via Belle Arti 54 – Bologna (accesso h 16>19)
Written by LR