perAspera compie diciotto anni in un momento complesso per il settore culturale, e lo fa scegliendo il “punto” come parola guida: punto di conflitto, di chiarimento, di rigenerazione.
Dal 18 settembre all’11 ottobre 2025, il festival di arti performative contemporanee torna a Bologna e dintorni trasformando musei, architetture e spazi simbolici in luoghi di esperienze uniche. Con la direzione artistica di Maria Donnoli ed Ennio Ruffolo, attraverso il patrimonio, rigenerandolo, “sporcandolo” di vita e di performance, chiedendo al pubblico di immergersi in un tempo sospeso tra memoria e presente.
Il viaggio comincia dal 18 al 20 settembre alle ore 17.30 al Cimitero Monumentale della Certosa, dove Alessandro Renda del Teatro delle Albe e Tahar Lamri portano in scena Nephesh. Proteggere l’ombra, camminata sonora che intreccia polvere, iscrizioni e ricordi in una riflessione intima sulla perdita. Da qui, il discorso si sposta al Museo Lercaro, con la conversazione Attorno a Nephesh e il brindisi inaugurale (18 settembre alle ore 20.30), e con Brulla, documentario sonoro di Francesco Giomi e Michela Atzeni dedicato al disboscamento della Sardegna, tra poesia, suono e memoria ecologica (2 ottobre alle ore 19.30).
La riflessione sul presente passa anche dal Museo delle Bambole, dove Flavia Monceri conduce la quarta Queer Art Walk viaggio tra le collezioni per scovare, dentro oggetti apparentemente innocenti, tracce di trasgressione e alterità (21 settembre alle ore 11). Mentre il Museo della Musica ospita la chiusura del festival con Io sono la viola e l’ontano, creazione musicale di Erica Scherl, Alice Norma Lombardi e Luigi Mastandrea che rilegge Pasolini attraverso la vibrazione di corde, voce ed elettronica (11 ottobre alle ore 17.30).
Pasolini torna anche al Padiglione Esprit Nouveau, che accoglie il collettivo Macellerie Pasolini con un laboratorio performativo e la performance Still life con Porpora Marcasciano (25 settembre alle ore 21). Qui trovano spazio anche il ring immaginario di danza That’s All di Davide Tagliavini (26 settembre alle ore 19.30) e le esplorazioni sonore di Clockwork Voltage, per un’immersione che fonde elettronica e meditazione (26 settembre alle ore 20.30).
Fuori città, il medioevale Castello di Mongiorgio diventa scenario notturno di In shadow / A solo with a ghost, site specific tra danza e suono firmato da Francesca Duranti e Kostis Gardikis (21 settembre alle 19.30), preceduto da una visita guidata che apre le porte di un luogo tornato da poco alla vita. E come sempre, perAspera guarda anche alle nuove generazioni: con il progetto Con-senso, le danzatrici Agnese Gabrielli e Lucrezia Rosellini hanno lavorato con gli studenti del Liceo Artistico Arcangeli per costruire la Cartografia dei No, installazione performativa che debutta da Sof:Art e resterà visibile per tutta la durata del festival.
Written by LR