Tommaso Cherubini è un giovane artista classe ’95, con Invisible Ecologies indaga sul rapporto tra uomo e ambiente attraverso un caso emblematico e locale: l’interazione millenaria tra il fiume Arno e la città di Firenze. Questo rapporto, sedimentato nel tempo e nello spazio urbano, si configura non più come mera relazione geografica, ma come paradigma di una percezione ecologica tecnicamente mediata, capace di articolare nuove forme di conoscenza e relazione.
L’opera audiovisiva si articola in due capitoli complementari che esplorano linguaggi conoscitivi differenti:
Decoding Signals rielabora le rilevazioni idrometriche, termometriche e pluviometriche del bacino dell’Arno tratti dall’archivio pubblico della Regione Toscana. L’artista utilizza la computazione come metodo di costruzione di variabili, costruendo visualizzazioni digitali ispirate alla Ruota delle Emozioni di Plutchik.
Encoding Visions affida ai modelli di intelligenza artificiale generativa la composizione di visioni ambientali non antropocentriche. I modelli generativi agiscono come dispositivi di trasfigurazione, assumendo traiettorie possibili, a scenari che sfumano il confine tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, in un gioco di verosimiglianza tra realtà e menzogna.
Il progetto è promosso da Forma Edizioni con il sostegno del MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, inaugurerà mercoledì 17 settembre alle ore 18.30 alla presenza dell’artista e delle curatrici Arianna Iodice e Ester Menichelli.
Tommaso Cherubini è nato a Macerata nel 1995, sviluppa una pratica artistica tra intelligenza artificiale generativa, elaborazione dati e installazioni multimediali. La sua ricerca traduce archivi storici in esperienze visive stratificate, concependo l’arte come motore di sensibilizzazione verso le questioni sociali e ambientali. Formatore esperto di intelligenza artificiale generativa, ha collaborato con istituzioni come il Museo Egizio di Torino e ICOM – International Council of Museums. Il suo lavoro è stato presentato alla Milano Design Week 2025, al Museo di Scienze Naturali di Torino, alla Palazzina di caccia di Stupinigi e ai Graphic Days 2024, attestando una ricerca che si colloca all’intersezione tra indagine tecnologica e sensibilità ecologica.
Rifugio Digitale è uno spazio ricavato da un tunnel antiaereo del 1943. La riqualificazione, curata da Archea Associati, trasforma questo locus in territorio di rinascita creativa: 165 metri quadrati del tunnel, esteso per 33 metri e dotato di 16 schermi che genera un’esperienza di visita immersiva e interattiva, progettato per un cambiamento costante e dinamico.
Written by LR