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Sat 06.12 2025 – Thu 12.02 2026

Pietro Pietra: La forza del segno

Where

Palazzo D'Accursio
Piazza Maggiore, Bologna

When

Saturday 06 December 2025 – Thursday 12 February 2026

How much

free

L’Associazione Bologna per le Arti presenta a Palazzo d’Accursio dal 6 dicembre al 12 febbraio, Pietro Pietra (1885-1956). La forza del segno, una mostra antologica a 140 anni dalla nascita dell’artista, che raccoglie 82 opere originali, tra incisioni, disegni, acquerelli e dipinti. Provenienti dall’archivio storico della famiglia Pietra e da diverse collezioni private, le opere in mostra comprendono principalmente disegni dal vero, dipinti a olio e acqueforti dedicati al mondo animale, insieme a una serie di penne acquerellate che ritraggono alcuni scorci della città natale dell’artista, Bologna.

La mostra monografica intende ripercorrere la tradizione del disegno e della grafica bolognese a cavallo tra Ottocento e Novecento, seguendo le tracce dell’intensa e poliedrica produzione di Pietro Pietra: un artista sognatore che ha profondamente amato Bologna, ritraendola in suggestive vedute e immortalando nei suoi lavori i luoghi simbolo della città — le storiche vie porticate, le antiche porte della cinta muraria, le piazze più caratteristiche. Qui il gusto per la veduta architettonica e il rigore prospettico si fondono con la teatralità scenografica e la dimensione narrativa, mentre le persone, ridotte a macchie o tratti essenziali, vengono spesso impiegate per misurare e animare la monumentalità urbana. Pietra rappresenta una Bologna ormai scomparsa, trasformata dai restauri e dalle demolizioni di fine Ottocento, recuperandone la memoria attraverso le sue vedute ad acquerello, tra realtà storica e visione onirica.

Artista sensibile e attento osservatore, anche grazie all’intenso studio condotto nel Giardino Zoologico di Roma tra il 1914 e il 1915, Pietra si distinse sin da subito come disegnatore di animali, capace di coglierli con rigore naturalistico e sensibilità poetica. Nei suoi disegni, ogni creatura — cani, leoni, tigri, gatti o cavalli — è resa con straordinaria precisione e profondità: non solo ne intuiamo l’aspetto esteriore ma anche l’essenza più intima di ciascun esemplare, spesso ritratto come essere senziente e fiero. Da queste rappresentazioni emerge il senso di rispetto che l’artista rivolgeva al mondo animale, anticipando una sensibilità animalista ed ecologica certo più propria della contemporaneità in cui viviamo. Pietra resta fedele alla tradizione bolognese ottocentesca e al mestiere dell’artista, pur aprendosi a riflessioni moderne sulla sintesi, sul dinamismo e sulla psicologia del disegno. Il tratto rapido e mnemonico diventa strumento per catturare l’essenza del movimento e dell’anima del soggetto, in continuità con la lezione leonardesca sul “moto interiore”.

Osservazione dal vero e rielaborazione mnemonica convivono nelle sue opere, realizzate con tecniche diverse — acqueforti, puntesecche, penne acquerellate e pittura a olio — che rendono questa esposizione un evento unico nel panorama italiano. L’intento è anche quello di offrire al pubblico un’occasione di educazione dello sguardo e di riscoperta delle tecniche incisorie, spesso rimaste ai margini della storia dell’arte. Non a caso, la mostra è accompagnata non solo da un catalogo monografico ma anche da un compendio pratico dedicato alle principali tecniche d’incisione (entrambi editi da Paolo Emilio Persiani, 2025). Inserito nel clima della rinascita grafica voluta da Cesare Ratta e Stanislao Petri, Pietro Pietra si distingue, infatti, nel panorama dell’incisione italiana del primo Novecento. L’acquaforte, in particolare, è la tecnica nella quale dimostra grande perizia e capacità di sperimentazione: è il suo linguaggio più autentico, un mezzo in cui tecnica, segno e introspezione si fondono.

Inaugurazione: sabato 6 dicembre, ore 17.00

Written by LR