Alla sua ottava edizione Design di Filiera, l’annuale appuntamento ideato da ADI Associazione Disegno Industriale con Accademia di Belle Arti Bologna, torna su oirizzonti digitali dedicandosi a Gaming & gamification, ovvero alla filiera del videogioco e alla estensione dei suoi meccanismi in altri ambiti dai servizi all’educational all’advertising.

L’industria del videgioco è forse l’unica a non conoscere crisi, e rappresenta un condensato di attività progettuali che uniscono ad una logica narrativa sound, set e character design; e meccanismi di avanzamento a step e reward. Una dinamica assai complessa, che tuttavia di applica ad autoproduzioni a basso costo e bassa fedeltà (magari per smartphone) come a produzioni economicamente assai impegnative, da far girare su terminali sempre più potenti, o in piattaforme sempre più condivise.

Ma al di là degli aspetti produttivi, il rapporto con il mondo del design si esplicita anche in quel processo  di avanzamento a livelli (con relative ricompense) che fa il paio con la metodologia progettuale; e che, d’altra parte, con la gamification ha informato di sè progetti di comunicazione, educazione e gestione di servizi applicabili ai più diversi settori: dalla mobilità al medicale alla cultura.

Come da sua tradizione (partita nel 2018 con la filiera della ceramica) Design di Filiera proporrà una visione generale dei nodi del sistema produttico con Ivan Venturi (pioniere del videogame in Italia) per Bologna Game Farm, Alberto Simonetti per IIDEA (l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi) Danilo Danisi per Accademia di Belle Arti Bologna; per poi scendere nella filiera del gaming con il developper Elan Maunguerra, il produttore indipendente Cristian Gambadori e Marco Minoli, direttore di produzione della major Slitherine di Londra.

A seguire, l’estensione della gamification: nella cultura, con Laura Oliveti di MelaZ; nei servizi, con Silvia Teodosi (PowerUp); e nella salute, con Domiziana Suprani (Studio Evil).

Il convegno sarà accompagnato da un visual recording, supportato da Scup Academy, con due studenti dell’Accademia, Beatrice Trevisi ed Enrico Tonin, impegnati nella live action.