Quando si ha a che fare con qualcuno che ha sempre preferito la musica alla fama probabilmente è meglio evitare le iperboli. Per dare un’idea dell’importanza di Steve Bicknell nella scena dance londinese degli ultimi trent’anni, allora, ci limiteremo a definire imprescindibile la sua presenza – in qualità di promoter, dj, producer – nell’immaginario di qualsiasi partygoer d’oltremanica. Provate infatti a chiedere a Jeff Mills, a Robert Hood o ai Basic Channel chi sia stato il primo a ospitarli in un club inglese; provate a spulciare uno ad uno i dischi prodotti da Bicknell dal 1993 ad oggi senza notare come la sua discografia copra praticamente tutto lo spettro della club music nelle sue espressioni più autentiche.

Tutto questo potrebbe comunque risultare superfluo. Perché ciò che al co-fondatore di Cosmic Records e della neonata 6dimensions è sempre interessato più di ogni altra cosa è l’atmosfera: quella scura e sexually-charged dei suoi party Lost nell’era del primo Trainspotting, quella che ricerca e crea con così tanta devozione anche oggi che Danny Boyle è tornato a sfidare un’epoca sempre più orfana di icone. Fortuna che noi abbiamo ancora Steve Bicknell.

Se non bastasse la sua cult figure, per scaldare il pubblico di Zona Roveri la crew di Timeshift ha programmato una vera e propria escursione in territori UK-techno nel suo terzo appuntamento del 2017. La scheggia impazzita risponde al nome di Kamikaze Space Programme (alias Chis Jarman), producer di stampo d’n’b, avventuriero del sample e amante della musica concreta che nel progetto KSP instilla astrazione, ispirazioni ballardiane, intensità e funzionalità in un eccitante vortice ritmico.
In cartellone anche Blue Hour, moniker crepuscolare del dj e producer Luke Standing che con la serie di uscite autoprodotte sulla propria omonima label ha dimostrato una sensibilità artistica tale da entrare sin da subito nell’orbita Ostgut Ton e sotto i radar di Infrastructure New York.

A far gli onori di casa, per la prima volta in versione live, Francesco Visconti aka VSK, producer romano e berlinese d’adozione che torna a Bologna dopo aver trascorso gli ultimi mesi portando i suoi dischi in giro per tutte le migliori venue d’Europa, a un anno esatto di distanza dalla notte memorabile in cui affiancò ai controlli il gigantesco Dax J.