Con questa sono dieci. Dieci edizioni per il festival in assoluto più trasversale da questa parte della costa e oltre; dieci anni strettamente sul lato oscuro, a sondare le pieghe più nascoste nella musica contemporanea scavalcando ogni steccato di genere, ad almeno tre lunghezze di distacco da qualsiasi onda si stia ancora formando. Scorrere i programmi delle passate edizioni significa rivedere una serie di belle immagini di inaudita potenza e straordinario nitore, che si ripresenteranno a questo giro a potenza di fuoco decuplicata a stare bassi: nessun curatore, una serie di vecchi amici che tornano con nuovi progetti in una sorta di recap di quel che è stato Transmissions fino a oggi, un riavvio con aggiornamenti senza i quali l’ingranaggio non potrebbe funzionare. A partire dal nome di punta, di nuovo sulla breccia per qualcosa di completamente diverso: 2010, Transmissions 3, Ulver per la prima volta in Italia; 2017, Transmissions 10, tabula rasa e il futuro dritto in faccia. E poi Daniel O’Sullivan, maestro di cerimonie di Transmissions VI, che qui ora traghetta anche Stian Westerhus in clash spaziotemporale tra il 2013 e oggi come fosse dopodomani, fino a Lorenzo Senni e Matteo Vallicelli, che da queste parti hanno iniziato. Immancabile Nico Vascellari, questa volta in criptico assetto Bus De La Lum, one-man vampire noise mattanza in più unica che rara manifestazione. Ecco cosa aspettarsi dal decimo innesto: reset mentale e nuovi scenari da custodire in memoria, la certezza che mai più verranno ripetuti, non alla stessa potenza di fuoco. Continuità negli intenti, nell’essere sempre e comunque fuori da ogni possibile catalogazione, ogni nome in cartellone uno spettacolo unico, niente repliche: qui e ora, o mai più. Lo spirito continua pure nell’artwork di Alexander Tucker, altra vecchia conoscenza da queste parti (suo il terminale live a Transmissions 5, picco di intensità nell’irraccontabile marasma Stephen O’Malley pilotato), abile con penne e pennelli tanto quanto con chitarra e pedaliere: vedi com’è la rappresentazione grafica di questa terra di mezzo, tra Charles Burns e Salvador Dalì più tutto quel che sta in mezzo. Per chi sa, l’appuntamento è sotto il palco.

PROGRAMMA

24 Novembre 2017 / Artificerie Almagià:
Ulver + Bus De La Lum + Stian Westerhus + Tiresia

25 Novembre 2017 / Bronson:
Lorenzo Senni + Robert Aiki Aubrey Lowe + Matteo Vallicelli + Daniel O’Sullivan

26 Novembre 2017 / Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna
Adriano Zanni + Mai Mai Mai + Cristian Naldi