Un passato nella band hip hop La Kattiveria e un presente solista, in cui alterna il suo lavoro di insegnante di filosofia e psicologia nelle scuole superiori all’attività musicale. Forte di queste esperienze Murubutu, al secolo Alessio Mariani, nato a Reggio Emilia, porta avanti da diversi anni il cosiddetto “rap didattico”, mezzo espressivo per trasmettere contenuti di ordine culturale senza perdere l’attenzione verso la cura stilistica. Un concetto espresso benissimo nella sua trilogia di album distribuiti dall’etichetta bolognese Irma/Mandibola Records: “Il giovane Mariani e altri racconti”, “La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane” e l’ultima fatica, “Gli ammutinati del bouncin’, ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari”. Rap, narrativa, poesia e didattica che caratterizzeranno anche il suo live a Palazzo Pepoli giovedì 31 marzo per la rassegna ArtRockMuseum.
Per arrivare preparati ci siamo fatti mandare una playlist di pezzi che hanno segnato il suo stile. Godetevela.
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Gorilla Biscuits – Stand Still
Questo è il più bel brano di un album con cui sono cresciuto. Da adolescente mi chiudevo in camera e sognavo di poter cantare un giorno con tutta questa credibilità.
Negazione – Parole
Un pilastro dell’h.c. italiano. Poesia e potenza in una miscela unica.
Urban Dance Squad – No Kid
Il crossover più efficace che solo gli anni ’90 potevano partorire. Per quanto mi riguarda il traghetto dal rock al rap.
Lou X – Italia
H.c. estremo e bassissima fedeltà: da questo demo è nata la mia passione per il rap.
Giorgio Gaber – Quando è moda e moda
Lucidità e ironia, davvero impareggiabile, in una riflessione sempre attuale.
Fabrizio De Andrè – Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers
Con il testo scritto da Paolo Villaggio, viene da alcuni considerato un brano minore di De Andrè. Per me un eccellente esempio di storytelling nella capacità di unire ironia ed intelligenza in un testo esilarante ed acuto.
Guccini – Incontro
Un giorno volevo scrivere una canzone con lo stesso titolo, per orientarmi sono andato a risentire questo brano, dopodiché ho lasciato perdere: penso sia impossibile raggiungere la perfezione di questo testo nel raccontare un incontro.
Beanie Sigel – The Truth
Tecnica incredibile che, a mio avviso, continua a fare scuola.
Yann Tiersen – Les Jours Tristes (Amelie soundtrack)
Colonna sonora multicolore, la mia preferita. Ho provato a campionarla ripetutamente senza riuscirci.
https://youtu.be/jKBAdbKe01g
The Passengers
Recentemente mi sono innamorato di questo disco. Non riesco a non ascoltarlo tutti i giorni, anche adesso.