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Chiude alle 22, ma per Plug scatta il sequestro per disturbo della quiete pubblica

Written by La Redazione il 5 February 2025

Dei problemi di Plug Radio ne avevamo parlato qualche giorno fa qui. L’epilogo della vicenda è arrivato ieri, quando la Polizia Giudiziaria di Bologna, su disposizione del Tribunale, ha apposto i sigilli allo spazio con un sequestro preventivo per “disturbo della quiete pubblica”.

Erano diversi mesi che l’associazione subiva le lamentele continue del vicinato e le multe della municipale, motivo per cui si era deciso all’inizio della stagione di far terminare le attività alle h 22. Ma nemmeno questo è bastato.

«Non si tratta di semplice fastidio per la nostra presenza – scrivono. È una chiara strategia di repressione, che utilizza i meccanismi della giustizia per colpire chi fa cultura dal basso e crea spazi di aggregazione fuori dalle logiche del profitto. Nel verbale di sequestro, inoltre, vengono riportati solo alcuni controlli negativi di ARPAE, escludendo quelli che hanno dato esito positivo, alterando così la narrativa dei fatti. È evidente come si stia cercando di costruire un quadro unilaterale e strumentale per giustificare questa decisione. Bologna sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia recente. Non è più la città dell’arte indipendente, della sperimentazione e della libertà di espressione: sta diventando il terreno di gioco di pochi, dove chi ha più potere può decidere cosa esiste e cosa deve scomparire. Gli spazi culturali vengono chiusi, le realtà alternative messe a tacere, il diritto a vivere la città soffocato dalle logiche di controllo di chi teme la diversità e l’autogestione.»