Della nuova vita del Giardino Fava ne abbiamo accennato in diverse altre occasioni. Per chi non ha presente il posto, stiamo parlando di quell’area presente vicino alla stazione, tra le vie Milazzo, Cairoli e viale Pietramellara, dedicata a Graziella Fava, che nel marzo del 1979 fu vittima di un attentato terroristico ai danni della sede dell’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna.
Il Giardino, per molti anni lasciato in stato di abbandono, ha ripreso vitalità negli ultimi anni grazie soprattutto all’associazione Regaz dei Fava, che attorno al playground – riqualificato a sua volta nel 2021 – ha creato con il basket un vero e proprio presidio quotidiano attivo tutto l’anno, con un approccio aperto, inclusivo e antirazzista. Qui ci raccontava qualcosa in più uno dei soci e attivisti, Anthony Chima.
Nuova tappa di questo processo è stata la vittoria del Bilancio Partecipativo 2023 con una proposta intitolata Il Porto Verde di Bologna che prevede azioni diffuse per rivalorizzare diversi giardini del Quartiere Porto.
Tra queste c’è anche un calendario di eventi organizzati dalle associazioni Dry-Art, gli stessi Regaz dei Fava, Farm, Ben Fatto – l’altra scuola e Officina Educativa che parte sabato 16 dicembre alle h 10.30 con l’inaugurazione del nuovo chiosco Zigo & Zago. Al timone ci sono due noti chef di Bologna, Daniele Simonetti (Fourghetti, CaBò, Casa Azzoguidi) e Ivan Poletti (Ca Shin, Emporio Armani, Cantina Bentivoglio).
L’affidamento dello spazio per la somministrazione di cibo e bevande risale a un bando del 2019, vinto da Out of the Box, società di comunicazione costola dell’associazione PeacockLab (Guasto Village). Con un bel po’ di ritardi burocratici, si è giunti infine al chiosco in legno disegnato dall’architetto Lorenzo Castagnetti e realizzato insieme ad Arco Wood (artefice anche delle strutture presenti al Super Ravone, Sun Donato e DumBO).
«L’idea – ci racconta Daniele Simonetti – è di fare qualcosa di più rilassato rispetto ai ristornati in cui abbiamo lavorato, con uno street food da parco che incontra anche la nostra cucina classica, quindi crescentine artigianali, ma anche arrosticini, lampredotto, panelle ecc. oltre ai primi (faremo anche i tortellini) e le insalate».
«Quello a cui puntiamo è espandere l’orario di apertura del parco, che ora chiude alle 21, in modo da consentire a chi gioca a basket di farlo fino a più tardi. La nostra speranza è quella di riuscire a portare ancora più gente qui dentro, anche nella parte più oscura del parco, quella opposta al campetto, offrendo – oltre alla nostra decina di tavolini per le consumazioni – anche degli altri tavoli e delle sedute libere per chiunque volesse utilizzarli».
Il chiosco sarà aperto anche in inverno dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 21.
Qui il calendario di eventi del giardino nel periodo natalizio.