Sono già passati dieci anni dalla prima edizione della rassegna estiva delle Serre dei Giardini Margherita, Serre d’Estate. Dieci anni in cui la cooperativa Kilowatt, che ha in concessione l’area, è riuscita a rivoluzionare quegli spazi che versavano in stato di abbandono facendoli diventare luoghi di cultura, arte, creatività, coworking, educazione e formazione immersi nel verde che raggiungono il loro massimo splendore soprattutto durante la bella stagione. E questo grazie anche a una programmazione di eventi gratuita cresciuta di pari passo insieme al progetto complessivo e che quest’anno, probabilmente, sarà la migliore di sempre.
Seguendo il percorso multidisciplinare si incontrano, infatti, alcuni momenti di assoluto rilievo tra cinema, musica, arte, letteratura e festival: come la nuova rassegna Spore (dal 7 luglio al 15 settembre) con la direzione artistica di Wissal Houbabi che affronta i temi dell’intersezionalità, le migrazioni e la diaspora; una selezione di film nata grazie alla consolidata collaborazione con MUBI; i live sperimentali della rassegna Ascolti Verticali; o i focus dedicati agli editori indipendenti di Fuori Legge(re).
Ma andiamo per ordine.
Si parte l’11 maggio con la performance elettroacustica del duo composto Pak Yan Lau (BE/HK), una delle pianiste più innovative della nuova scena creativa europea e Darin Gray (US), bassista di fiducia di maestri come Jim O’Rourke e Akira Sakata.
Il filo rosso che unisce gran parte del calendario è quello del cambiamento: così per le tappa del Festival Chi ha paura del futuro? a cura di Reimagining Mobilities (il 19 e 20 maggio) per riflettere su mobility justice, processi di b/ordering, migrazioni e cambiamenti climatici o per i nove appuntamenti della rassegna Semi: Visioni di cambiamento con le proiezioni della piattaforma di cinema d’autore MUBI (si inizia il 24 maggio con Aftersun; il 7 giugno arriva poi Alice Rohrwacher a raccontare il documentario Futura).
Di trasformazioni planetarie si occuperà ancora Resilienze Festival (7-11 giugno), produzione di punta di Kilowatt, con la settima edizione dal titolo Zero non significa niente, per problematizzare il tema della neutralità climatica esplorando le molteplici dimensioni dello zero attraverso incontri, dibattiti, installazioni artistiche, presentazioni di libri, workshop, proiezioni, concerti.
I cambiamenti di prospettiva riguardano anche la già citata Spore (tra luglio e settembre) in collaborazione con CEFA Onlus e con la direzione artistica di Wissal Houbabi: live musicali, film e incontri che hanno l’obiettivo di diffondere una visione positiva del concetto di diaspora per indagarne i risvolti identitari e costruire una narrazione diversa.
Non mancheranno le questioni di genere affrontate sia nella rassegna Serrenove (dal 30 maggio), un percorso ideato con la casa editrice Settenove con quattro incontri dedicati a consenso, disabilità, educazione sessuale, storia delle donne, sia in una serie di workshop di gruppo per uomini, donne, persone di ogni genere a cura di Osservatorio Maschile (dal 22 maggio).
Grazie alla collaborazione con la libreria La Confraternita dell’Uva e con il Patto per la lettura di Bologna, per il secondo anno consecutivo torna il focus sull’editoria indipendente di Fuori Legge(re) con quattro editori – ADD Editore (23 maggio), Utopia Editore (27 giugno), Racconti Edizioni, Marotta&Cafiero Editori – intervistati da Francesco Locane, conduttore anche del format Cinque cose con dove gli ospiti si raccontano attraverso un libro, un film, un cocktail, un oggetto personale e un film: primo incontro con Rocco Tanica l’1 giugno.
Il 15 giugno il primo appuntamento della rassegna Tecnica Mista dedicata al cinema d’animazione 2D con una serata di proiezione dei cortometraggi realizzati da Beatrice Pucci, che dialogherà con l’artista Stefano Ricci.
Sono tre invece gli appuntamenti confermati con i grandi del fumetto italiano, per una mini rassegna organizzata insieme all’autore Alessandro Tota: si parte il 13 giugno con Manuele Fior e il suo ultimo lavoro Hypericon; arriveranno poi in date da definire Paolo Bacilieri e Francesca Ghermandi.