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In Bolognina un murale dedicato alla partigiana Edera De Giovanni

quartiere Bolognina

Written by La Redazione il 1 June 2023

Edera De Giovanni fu la prima donna a essere fucilata a Bologna dai fascisti. Aveva 19 anni e fece parte del primo gruppo di partigiani e partigiane formatosi a Monterenzio. Si dice che davanti al plotone di esecuzione pronunciò queste ultime parole: «Uccidetemi pure se anche una inerme fanciulla diciannovenne vi fa tremare! Ma non è lontano il momento della vendetta e voi ripagherete col sangue, il sangue che avete sparso».

La sua storia è raccontata in un opuscolo redatto dall’archivio storico dei movimenti di Via Avesella 5/a e oggi il suo volto fiero appare su una parete dei palazzi di Corte Tre in Bolognina (via Nicolò dell’Arca 34). L’opera è dell’artista Emeid, al secolo Andrea Ranieri ed è stata realizzata nell’ambito del festival Bologna Futura, tenutosi dal 23 al 26 maggio 2023.

In quell’occasione lo scrittore Pino Cacucci, che di Edera parla in una parte del suo libro “Nessuno può portarti un fiore”, le ha dedicato anche un reading che è possibile rivedere qui.

Si chiamava Edera, come una fiera pianta rampicante capace di scalare i muri della dittatura e di avvolgere tra le sue spire l’albero morente del nazifascismo.
Una presenza infestante, da sopprimere, per chi le tolse la vita. Un ramo coraggioso, che ancora si fa strada sopra
le ingiustizie, per chi ne conserva memoria ed esempio.
Faceva la mugnaia, Edera, arrampicata sul suo Appennino. Ma faceva anche la guerra. È morta a vent’anni per la libertà e la giustizia sociale. Guardando dritto negli occhi dei suoi carnefici.
Prima donna combattente caduta nella Resistenza italiana.
Compagna, sorella, bandita, partigiana