Uscire dalle polarizzazioni che semplificano la realtà e dalle strade già tracciate che portano dritti verso la catastrofe, Fuori dal binario. È il concept scelto per la sesta edizione di Resilienze, il festival di Kilowatt che affronta i temi legati alle grandi trasformazioni planetarie interrogando i linguaggi dell’arte per esplorare punti di vista alternativi.
Dal 26 al 29 maggio le Serre dei Giardini Margherita ospiteranno un calendario denso di incontri, proiezioni, concerti e interventi artistici, “vie di fuga che ci restituiscano la libertà e il potere della scelta”.
L’artista principale della sesta edizione è la pluripremiata slovena Robertina Šebjanič, da sempre interessata ai diritti delle specie non umane, in particolare quelle acquatiche. L’artista porterà a Bologna tre opere che analizzano il nostro impatto sugli altri organismi, come in Aquatocene /Subacquatic Quest for Serenity, composizione sonora che indaga il fenomeno dell’inquinamento acustico subacqueo creato dall’uomo negli oceani.
Altra esplorazione ravvicinata del non umano la offre l’opera di mixed-reality Becoming-With-Human – Encounters in an Augmented Garden, realizzata in residenza artistica da Anna Pompermaier e Cenk Güzeliş, due giovani artisti di base a Innsbruck. In una zona di contatto aumentata delle Serre sarà, infatti, possibile entrare a contatto con una favolosa ecologia generata dall’intelligenza artificiale.
Il mondo acquatico torna poi domenica 29 maggio con Tomoko Sauvage musicista giapponese che da oltre dieci anni indaga le proprietà sonore dell’acqua nei suoi diversi stati. L’artista conduce alle 16,30 un laboratorio di musica sperimentale per bambine/i (6-12 anni) e alle 19 una performance musicale in Serra Madre.
L’altro concerto da non perdere è quello di Lino Capra Vaccina (sabato 28 maggio, h 22), artista pietra miliare della musica minimalista italiana che presenta per la prima volta il suo ultimo lavoro Sincretico Modale (Dark Companion, 2022).
Tra le proiezioni, invece, giovedì 26 maggio ore 21,30, l’ anteprima del documentario Taming the Garden di Salomé Jashim che racconta la folle impresa egoistica dell’ex primo ministro georgiano Ivanishvili che fa trasportare dai suoi uomini enormi alberi secolari sradicati in giro per il Paese distruggendo ecosistemi ambientali e comunitari.
Domenica 29 maggio alle 21 si chiude con il live di Zende Music featuring Fabrizio Puglisi che presentano un primo intervento sonoro legato al progetto transmediale intorno al film Terra Incognita realizzato da Caucaso Factory, un gruppo di musicisti, cineasti, agitatori, radiofonici, architetti e geografi nato nel 2004 tra Bologna e la Georgia stessa.
Il festival quest’anno incrocia, inoltre, il public program della mostra NEAR + FUTURE + QUASI + WORLDS (nell’Auditorium Biagi della Biblioteca Sala Borsa fino al 29 maggio) che esplora il rapporto tra arte, scienza e tecnologia attraverso il lavoro di 13 artisti internazionali. Tra gli incontri, venerdì 27 maggio, L’Arte attraverso lo specchio con Bertram Niessen, Caterina Benincasa, Adriaan Eeckels, Margherita Pevere, Nicoletta Tranquillo.