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La città sul retro: la Bologna notturna e surreale del video di Marameo

Written by La Redazione il 1 June 2020
Aggiornato il 3 June 2020

Il contesto è quello della Bologna pre-Covid. Tutto si svolge di notte, in un’atmosfera quasi sospesa, tra i silenzi di una città che dorme e i rumori degli strani personaggi che vivono in quell’oscurità. Due ragazzi in vespa che attraversano urlando Piazza Santo Stefano, il proprietario di un chiosco sui viali (il mitico Sabor Latino) che parla con propri suoi clienti, un apicoltore che si aggira per le strade e un cavaliere mascherato in sella al suo cavallo. Il banale si fonde nel surreale ne La città sul retro, il corto dello street artist bolognese Marameo, pubblicato qualche giorno fa su NoBudge, sito di riferimento a New York per le produzioni di corti indipendenti.

«Tutto è iniziato con i graffiti, la notte, la città e le persone – racconta Marameo. Ho trascorso lunghe notti in giro per la città a dipingere assieme alla mia crew e con il passare del tempo mi sono reso conto che non si trattava solo di graffiti, bensì dei luoghi, delle storie e delle persone nei quali mi imbattevo.
Ho incontrato personaggi unici che inseriti nei loro contesti urbani apparivano fantastici e così mi sono interessato a documentarli.
L’idea iniziale era più focalizzata sui graffiti quindi, ma addentrandomi nel processo creativo, le radici del mio interesse sono venute alla ribalta e ho capito che piuttosto di documentare una sola sfaccettatura di Bologna, volevo raccontare Bologna come l’avevo vissuta, con più microcosmi che coesistono sotto il velo della notte.
Bologna di notte è speciale perchè in strada accade molto. Parlo del centro storico dove le strade sono strette e tutto è compatto, giri l’angolo e sei in un nuova realtà. Dal mio punto di vista è una mirabilandia medievale.
Le sue peculiarità sono i setting nei quali si svolgono le interazioni, il modo in cui le strade cambiano di aspetto grazie ai personaggi che le vivono. Il tutto confluisce in un’atmosfera onirica. Con il film metto in risalto fattori di questo tipo che altrimenti andrebbero perduti.
Non sono sicuro di poter raccontare a parole cosa Bologna abbia di speciale di notte, è una sensazione rarefatta e suggestiva che solo in audiovideo ho potuto raccontare.
Il film è stato girato prima della pandemia quando le notti avevano un fattore di imprevedibilità alto. Penso che il surrealismo raccontato nel film ritornerà, Bologna non manca mai di circostanze stravaganti».

Qui la pagina instagram di Marameo.