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L’installazione di Edoardo Tresoldi in un capannone in macerie di Bologna

L'opera, realizzata insieme a 15 giovani studenti, è visitabile dal 31 ottobre 2020

quartiere San Donato

Written by Salvatore Papa il 28 October 2020
Aggiornato il 16 November 2020

Foto di Roberto Conte

Una struttura alta 5.30 metri in rete metallica nel tipico stile di Edoardo Tresoldi: si chiama Cerimonia e si trova all’interno di un capannone in macerie dell’ex Mercatone Uno tra viale Aldo Moro, via Cesare Gnudi e via Stalingrado, un’area di circa 4600 mq di proprietà del Gruppo Unipol che dopo 10 anni di abbandono nel 2021 sarà demolita per fare spazio a un nuovo complesso di residenze.

L’installazione site-specific, che rimarrà installata per tutto il 2021 fino all’inizio del cantiere, è stata realizzata insieme agli studenti selezionati da TRAC, l’Academy dell’artista milanese e YAC di Alessandro Cecchini, con la collaborazione scientifica di G124, il gruppo voluto da Renzo Piano per una ricerca costante e continua sul tema delle periferie.

L’opera è stata pensata per dialogare con i fenomeni biologici dell’area: la terra presente sul sito è stata raccolta e innestata al suo interno e nel corso del tempo subirà una continua metamorfosi grazie all’interazione spontanea della vegetazione con le forme dell’architettura.

Cerimonia inaugurerà il 31 ottobre 2020 e sarà visibile tutti i giorni dalle 8.30 alle 24.00 attraverso una parete trasparente in plexiglass appositamente realizzata, mentre tutti i sabati dalle 10.30 alle 18,30 sarà consentito l’accesso all’area seguendo un percorso su una passerella che permetterà la fruizione dell’opera da vicino nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19.

Il prossimo territorio di progettazione sarà il Parco XXII Aprile di Modena, costruito nel 1976 sull’area anticamente occupata dalla villa Pentetorri e dal canale Naviglio, allora utilizzato come via d’acqua per raggiungere Ferrara.