È durato poco il grande manifesto affisso in Piazza Maggiore per richiedere la liberazione di Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’università di Bologna che dall’8 febbraio è detenuto nel complesso carcerario di Tora de Il Cairo con l’accusa di aver diffuso su facebook informazioni dannose per lo Stato egiziano.
L’emergenza Covid aveva fermato anche la pubblicità e il Comune ne aveva approfittato per chiedere a Tmc Pubblicità di Milano, concessionaria (con il patrocinio non oneroso dello stesso Comune) del grande spazio pubblicitario che copre i lavori in corso sulla facciata del Palazzo dei Notai in Piazza Maggiore a Bologna, di ospitare – a spese di Tmc – l’illustrazione di Gianluca Costantini che è diventata simbolo del movimento per la liberazione di Zaky.
Il manifesto è apparso il 26 maggio, ma dopo appena 7 giorni è stato sgomberato per lasciare il posto alla pubblicità di una banca.
Làbas ha perciò lanciato una petizione per chiedere il ritorno di Patrick sulla piazza.
“I profitti – scrivono – valgono più dei diritti e persino una pubblicità è più importate di un messaggio di liberazione. Vogliamo che Patrick torni su Piazza Maggiore per ricordare a tutte e tutti che è nostro dovere agire per la sua liberazione e vogliamo, soprattutto, che Patrick torni libero e possa davvero camminare per le strade della nostra città. Più diritti, meno profitti“.