Il festival riesce sempre a spiazzare, anche per il fatto che il programma arrivi sempre all’ultimo. Il mistero si mischia alla fiducia, dato che gli organizzatori, anno dopo anno, sono riusciti a portare bei nomi della scena italiana e internazionale negli spazi del Pecci, del Fabbricone e di Officine Giovani. Da Jerome Bel a Tino Sehgal a Silvia Costa, come enuncia il titolo, il minimo comune denominatore è la contemporaneità.
Scritto da NTZU