Strade è la sua prima retrospettiva in Italia dell’artista spagnolo Jordi Colomer, a cura di Daniele De Luigi.
Colomer si è formato come artista, architetto e storico dell’arte nella Barcellona post-franchista e progressista degli anni Ottanta, sviluppando una pratica transdisciplinare che lo porta a sperimentare diversi media. Il suo lavoro opera nel campo della scultura e delle installazioni, della fotografia e della videoarte, e tutta la sua attività si caratterizza per uno spiccato senso performativo, mettendo alla prova, attraverso le sue azioni, i modi consueti di utilizzare l’architettura e lo spazio urbano. Il suo interesse si rivolge ai sistemi di rappresentazione della città e alla nostra capacità di sovvertirli, e da questa indagine emergono i temi di fondo della sua pratica artistica: il nomadismo, il periferico, l’immaginario popolare, l’umorismo, la comunità, il provvisorio, la finzione e l’utopia.
Strade riunisce opere realizzate nel corso dell’ultimo ventennio, include celebri lavori come New Palermo Felicissima e Anarchitekton e una nuova azione performativa il 27 marzo 2022: un corteo che attraverserà la città di Modena – dal Cimitero di San Cataldo, opera di Aldo Rossi, fino alla Palazzina dei Giardini, sede della mostra – coinvolgendo la cittadinanza in un recupero catartico dell’esperienza dello spazio sociale, nel pieno della difficile uscita dalle restrizioni imposte dalla pandemia.
Dal 18 al 20 febbraio Colomer è anche visiting professor della Scuola di alta formazione di FMAV, con un workshop sulle pratiche performative e partecipative negli spazi urbani.
Attraversamenti non autorizzati, gesti stravaganti, cortei sui generis: ogni lavoro di Colomer configura un atto artistico implicitamente politico, perché ogni azione non programmata e non direzionata nella sfera pubblica, è il seme di un potenziale ripensamento radicale della dimensione sociale.
Scritto da LR