“Lo spazio online è più aziendale, controllato e noioso di quanto non lo sia mai stato. Un tempo selvaggio, è ora addomesticato, almeno all’interno dei recinti dei social media che oggi contengono la maggioranza degli utenti di Internet. Per la maggior parte, il malcontento per la situazione è registrato solo obliquamente dal doom-scrolling come detenuti che graffiano gli schermi di vetro delle loro celle. Farebbero meglio a visitare questa mostra”, spiega il curatore Nadim Samman.
“agli anni ’90, quando erano conosciuti solo con il loro indirizzo Internet 01001011110101101.org, Eva & Franco Mattes hanno tenuto d’occhio Internet e il suo impatto IRL (nella vita reale), creando un corpus provocatorio di lavori che spazia dai giochi online alla scultura”. La mostra si concentra su dati, potere e identità, ambiti che da lungo tempo caratterizzano il lavoro dei due artisti, presentando uno spettro di lavori recenti, selezionati da un misterioso algoritmo e disposti in sequenza dal più visto al meno visto. Come sempre con la loro arte, che fa da specchio alla società dell’informazione, le cose non sono come sembrano. Per il duo, la tensione tra effetti di superficie e condizioni più profonde si rivela terreno fertile per l’immaginazione e la critica.
Eva & Franco Mattes sono una coppia di artisti italiani che vive a New York. Sono tra i primi artisti ad aver usato Internet come medium per creare arte. Attraverso video, installazioni e siti internet, il loro lavoro riflette e sviscera la nostra condizione di vita iperconnessa, esponendone spesso con umorismo nero le più profonde implicazioni etiche e politiche. I loro lavori si trovano nelle collezioni di SFMOMA, Whitney Museum of American Art, Fotomuseum Winterthur, X Museum e Walker Art Center.
Scritto da LR