Messa in scena per la prima volta nell’autunno caldo del 1968 a Torino, l’unica delle tragedie con la regia di Pier Paolo Pasolini, Orgia è la quinta produzione di Emilia Romagna ERT / Teatro Nazionale, parte del progetto Come devi immaginarmi dedicato al poeta bolognese e ideato dal direttore di ERT Valter Malosti e dallo studioso Giovanni Agosti, e che ha già visto i debutti di Calderòn di Fabio Condemi, Pilade di Giorgina Pi, Porcile di Nanni Garella e Michela Lucenti, e proseguirà con Affabulazione di Marco Lorenzi e Bestia da stile di Stanislas Nordey.
A portarla sul palcoscenico del Teatro delle Moline di Bologna in una inedita lettura dall’11 al 14 maggio sono Federica Rosellini e Gabriele Portoghese (attore anche nel ruolo di Oreste in Pilade).
L’opera, scritta in versi, e costituita da un prologo e sei episodi, fu allora interpretata dall’attrice e musa pasoliniana Laura Betti nel ruolo della Donna e da Luigi Mezzanotte nel ruolo di Uomo, e fu pubblicata solo postuma da Garzanti.
La vicenda si sviluppa nella camera da letto dell’Uomo e della Donna, coniugi di mezza età appartenenti alla ricca borghesia cittadina. La coppia si prepara a consumare un rapporto di estremo sadomasochismo. L’Uomo è carnefice ma nello stesso tempo è usato dalla Donna che accetta ogni violenza con felicità ed obbedienza, complice del proprio sfruttamento. Incapace di ripristinare una inconsapevole e tacita obbedienza al potere, la Donna si suicida.
L’Uomo ripropone lo stesso rito, senza però riuscirci, a una giovane ragazza. Rimasto solo si ribella alla sfera del potere e rivendica la propria diversità vestendosi da donna. Ma la scissione dei due ruoli, l’Autorità, il Potere, il Padre da una parte e la sua diversità dall’altra, porta anche lui al suicidio. Si impicca dopo il monologo finale, rivolto direttamente agli spettatori.
ORARI: giovedì, venerdì e sabato ore 21.00 l domenica ore 18.30
Scritto da LR