Nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica, il danzatore Federica Tardito, accompagnato nella creazione da Aldo Rendina, presenta Sonja: una soggettiva sul personaggio di Sonja, un viaggio che si situa tra le pagine scritte dell’opera Zio Vanja di Anton Čechov. In scena viene evocato il mondo di una donna, dai delicati moti dell’anima a un amore non corrisposto. Il personaggio, arrestandosi sulla soglia della narrazione, ne prende distanza per farsi vicina alla dimensione interiore e dar voce alla parte invisibile. «Con non poco tragicomico coraggio – scrive Tardito – ho avanzato i primi passi verso la sua figura dai desideri mancati, dallo sguardo rivolto verso il cielo e ho scorto una sottilissima vena sospesa, in bilico, tra l’anelito al sublime e il suo inevitabile inciampo. La vicinanza al personaggio mi ha restituito un mondo inespresso, rimasto nei respiri, nel battito del cuore e nel silenzio, consegnando allo spazio una figura poetica, gentilmente scomposta».
Scritto da LR