Mercoledì 28 e giovedì 29 Maggio 2025 va in scena la quarta edizione di CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing arts, a cura di Leggere Strutture Art Factory, al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (piazza del Popolo,1), scelto come un nuovo spazio in cui far circuitare idee e progetti sulla giovane danza contemporanea e artisti e compagnie del territorio. Il Festival, che nasce per dare spazio ad artisti emergenti del panorama della danza contemporanea nazionale ed internazionale, ha l’obbiettivo di portare in scena nuove energie creative, che intraprendono un percorso innovativo ed esperienziale, con tecniche e focus inediti.
Sottotitolo di questa edizione è LEGAME, una successione fluida di connessioni che stabilisce l’esistenza di un collegamento, il legame, la relazione con l’altro che avviene quotidianamente e accade durante l’atto scenico. Un legame che si crea tra il pubblico e l’artista in un dato istante suscitando un’emozione, creando una relazione che permane inconsciamente nello spettatore.
Mercoledì 28 Maggio (dalle ore 21, Teatro Laura Betti), il festival si apre con due artisti del territorio con la performance Dead River del coreografo Michelle Scappa, in scena la danzatrice Federica D’aversa. Il lavoro è realizzato in residenza a Teatri di Vita nell’ambito del programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna. Michelle Scappa nasce come danzatore e indaga la corporeità attraverso la ricerca sul teatro fisico, sull’improvvisazione e sull’autorialità.
A seguire la performance della Compagnia Legàmi Io sono Io di e con Marco Rampello, regia di Mariagrazia Bazzicalupo. Il lavoro si focalizza sulla molteplicità dell’essere che ognuno di noi possiede, su quello che si è per sé stessi e per gli altri, per la società, su come ci si vede e su come si viene visti, sul divenire spersonalizzati o addirittura bestializzati, quasi demonizzati. La Compagnia Teatrale LegÀmi nasce nel 2018 a Bologna. Può essere definita uno “spazio vuoto”, un contenitore poetico e fucina di nuovi linguaggi performativi, per portare avanti un lavoro di ricerca e sperimentazione artistica in campo teatrale, andando in profondità, oltre la superficie delle cose. LegÀmi vuole infatti diffondere un’idea di teatro non solo di qualità artistica, ma anche sociale ed educativa, in grado di veicolare valori ed esperienze utili alla crescita personale.
A seguire le performances del progetto Anfibia, cinque giovani autori contemporanei, in residenza artistica presso Leggere Strutture, che hanno affrontato un percorso immersivo e multidisciplinare con la direzione artistica di Carlo Massari e l’assistenza artistica di Martina La Ragione. In scena i lavori ancora in divenire di: Maddalena Donà (Italy) in For Whom The Bell Speaks – lost celebration, new celebration, Lisa De Cort (Belgium) in Menarche, Lea Maria Hüttenmeister (Germany) in Insights Ou, Margarita Elisavet Kanonidi (Greece) in Good “Old “Times e Gaélane Noblet in GIRLS DON’T SIT STILL (Belgium).
Giovedì 29 Maggio (dalle ore 21, Teatro Laura Betti), la seconda giornata di Festival si apre con Omaggio a Luciano Berio – Sequenza VIII per violino solo (1976), eseguita dal violinista Valentino Corvino, mentoring coreografico di Lucas Delfino e Michele Scappa, con il coordinamento progettuale di Carlo Massari / C&C Company, creato e interpretato da Léila Brigatti, Vassiliki Savva, Eline Putz, Viviana Bellitteri, Rebecca Riccò di Art Factory International.
A seguire le performances di sei giovani autori contemporanei del progetto Anfibia: Diana Oliveira Carvalho (Portugal) in Nin•inha, Laura Mioli (Italy) in To cope and to paste (Coreografia per corpi proteiformi), Audrey Kristine Wangle (Usa/ Czech) in People Unparadised, Anne-Katrin Selzer (Germany) in Hang in there – a recalling line, Relle Brugman (Netherlands) in Border Bodies e Sveva Maria (Germany/Italy) in Ginestra – A corporeal cartography of a porous city.
Scritto da LR