Dopo il debutto al Piccolo Teatro di Milano lo scorso giugno, il coreografo e danzatore Marco D’Agostin presenta il suo nuovo spettacolo Asteroide all’Arena del Sole di Bologna, venerdì 14 novembre alle 20.30, nell’ambito del focus CARNE curato da Michela Lucenti. Un omaggio al musical, alle sue travolgenti e paradossali logiche, alle storie d’amore che finiscono improvvise come un asteroide e alla nostra umana, intollerabile finitezza.
Premio Ubu nel 2018 come Miglior performer e interprete under 35, Premio Ubu 2023 per il miglior spettacolo di danza (Gli anni, produzione ERT), premio Riccione Speciale per l’innovazione drammaturgica nel 2023, Marco D’Agostin, con la consueta ironia che lo contraddistingue, costruisce una partitura di corpo e voce, spaziando dalla paleontologia alla danza fino ai sentimenti.
Un misterioso paleontologo si presenta al pubblico per discorrere di ossa, estinzioni e materiale cosmico. Appare subito chiaro che qualcosa non torna: le sue frasi si lasciano scappare dettagli sentimentali, la postura di un arto assume una bizzarra posa coreografica, la pronuncia delle parole assomiglia sempre di più a un canto. Una minaccia incombe sul corpo del divulgatore, terrificante quanto la scia di un asteroide: è il musical, la forma di entertaining più paradossale ed estenuante, che sembra voler divorare la conferenza per mettere alla prova la capacità di danzare e cantare il racconto della fine. In un corpo a corpo con Broadway, il divulgatore/performer Marco D’Agostin dà vita a un inedito duetto che ha per coppie di protagonisti la scienza e l’amore, l’intrattenimento e l’informazione, la vita e la morte.
Tra tradimenti, ossa di dinosauro e misteriose grotte piene di iridio, Asteroide racconta la straordinaria capacità della vita – e dunque dell’arte – di ripresentarsi sempre, in nuove forme, senza soccombere mai.
«La geologia e il romanticismo hanno una cosa in comune – scrive D’Agostin – raccontano che le cose durano a lungo. L’assurda ipotesi di un asteroide che avrebbe portato all’estinzione istantanea di tutti i dinosauri ha sconvolto la comunità scientifica negli anni ‘80: nessuno poteva accettare una storia così terribilmente affascinante ma insieme troppo inverosimile. La stessa incredulità di chi, all’improvviso, si ritrova senza un amore: è difficile accettare che la vita possa cambiare direzione in modo così repentino e crudele».
Scritto da LR